3 Stelle (3,0 su 5)
Floride Francia, 2015 Regia Philippe Le Guay Interpreti Jean Rochefort, Sandrine Kiberlain, Laurent Lucas, Anamaria Marinca Distribuzione Academy Two Durata 1h e 50′
In sala dal 5 maggio
Ci sono viaggi nella realtà e viaggi nella fantasia. L’età avanzata e in particolare la demenza senile tendono a mescolare le due dimensioni, dando forma a vite parallele di non facile distinzione. È quanto succede a Claude, anziano, vedovo e padre di due figlie. La maggiore, Carole, ha preso le redini dell’azienda di cui è stato fondatore e titolare: gli è molto vicina e lo accudisce nei suoi momenti di smarrimento, la minore invece vive da anni negli Stati Uniti e Claude non manca di mandarle cartoline semestrali per farle sentire la propria presenza. Il problema è che la donna non si fa viva da tempo e Claude a un certo punto decide di andarla a trovare in Florida, naturalmente all’insaputa di tutti.
C’è un’inconfondibile grazia nel cinema di Philippe Le Guay, che trasforma la visione di ogni suo film in un momento piacevole e profondo. Sul filone del suo titolo più recente – Molière in bicicletta, con uno straordinario Fabrice Luchini – il regista continua l’indagine dell’uomo “maturo”, in questo caso assai anziano e malato. L’alternanza del vissuto nella realtà e nell’immaginazione contamina i pensieri del protagonista, che ben si traducono nel montaggio del film, ove i piani narrativi s’intersecano e sfumano vicendevolmente. Come da dichiarazione del regista stesso, il ruolo di Claude – ripreso dalla pièce teatrale Le Père di Florian Zeller – è stato scritto quasi appositamente per Rochefort, che naturalmente è impeccabile. Lo stesso può dirsi della protagonista femminile, cui Sandrine Kiberlain offre strati di sensibilità non comuni. Florida è un piccolo film sull’amore famigliare, sul tramonto esistenziale e su come le pieghe e le piaghe della vita possono “modificarne” la percezione. La pellicola è stata applaudita in concorso alla 68ma edizione del Festival di Locarno.