LA MAPPA DEI 5 MIGLIORI FILM GANGSTER GIRATI A LONDRA

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Il gangster movie all’inglese, riportato in auge in questi giorni da Legend con Tom Hardy, ha una lunga tradizione: viaggio con mappa nelle migliori crime story ambientate all’ombra del Big Ben

DI MASSIMO LASTRUCCI

In Inghilterra il gangster movie ha un sapore tutto particolare, un po’ fish and chips, un po’ Guinness, un po’ gin. Lo si nota anche nell’ultimo arrivato del filone, Legend. Cioé, un mix di inconfondibile orgoglio proletario british (la contrapposizione tra le classi, almeno sino agli anni ’70, spiccava in Albione anche nel costume e nella consapevolezza identitaria) con un (bel) po’ di violenza particolarmente efferata e bloody: in altri termini, meno richiami al romanticismo noir d’Oltreatlantico, più rimandi al teatro elisabettiano. E Londra che osserva tutto e abbraccia, come una pessima e amorale madre, a coprire e coccolare i suoi figli degeneri. Tra il capolavoro e il genere, ecco le cinque migliori crime story ambientate nella capitale, con tanto di segnalazione dei luoghi, se qualcuno volesse andarli a vedere di persona.

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LA GIUNGLA DI CEMENTO (1960) di Joseph Losey. Con Stanley Baker, Sam Wanamaker. Appena uscito di prigione, John Banion si fa coinvolgere in un’altra rapina. Riesce giusto in tempo a nascondere la refurtiva per poi riessere arrestato. Il suo socio in malaffare cercherà in tutti i modi (peggiori) di sapere dove si trovi il malloppo. Potente dramma criminale dell’esule (motivi politici) americano Losey in GB, con Stanley Baker virile e proletario come in effetti era anche nella vita. Più carcerario che non stradaiolo, infatti Londra fa perlopiù da cornice morale: i set erano stati ricostruiti negli studi di MERTON e nel Surrey.

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sadismoSADISMO (1970) di Donal Cammel e Nicolas Roeg. Con James Fox, Mick Jagger. Il rock incontra il gangster movie in un cult assoluto dei ’70. Dopo aver ucciso, disobbedendo alle direttive, un rivale, l’iperviolento Chas si nasconde in uno scantinato. Nel palazzo si imbatte in un musicista e il suo giro di ninfette. Braccato dai suoi compari e dalla polizia, il bandito si lascia travolgere da una intossicante atmosfera di droga e perdizione. Prima regia (sia pure in coppia) del grande direttore della fotografia Roeg, ma soprattutto debutto travolgente come attore di Mick Jagger. Riprese a POWIS SQUARE, FULHAM, MAYFAIR, 23 LOWNDES SQUARE, WANDSWORTH.

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long good fridayIL GIORNO DEL VENERDI’ SANTO (1980). Di John Mackenzie. Con Bob Hoskins, Helen Mirren. Quanto è lungo il passo dal gangster al business man? Per il potente boss Harold Shand (impeccabile Hoskins) sarà particolarmente accidentato e costellato di violenze. Il suo sogno è ridisegnare i London Docklands in vista dei giochi olimpici del 1988. Ma c’è anche l’IRA e la mafia italo-americana di mezzo. Un iter produttivo tormentatissimo (alla fine intervenne George Harrison per distribuirlo) per un noir secco e brutale. Riprese a BRIXTON, HARINGEY, HARBOUR EXCHANGE SQUARE, LEWISHAM, aeroporto di HEATHROW, PADDINGTON STATION, SAVOY HOTEL, ST.KATHARINE’s DOCK.

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gangsterno1GANGSTER n. 1 (2000). Di Paul McGuigan. Con Malcolm McDowell, David Thewlis, Paul Bettany. Tra il 1968 e il 2000, ascesa, trionfo e crollo di un capo malavitoso, prima solo sfrenatamente ambizioso sino al tradimento, poi travolto dal suo stesso delirio di onnipotenza. Sadismo e regolamenti di conti di rara brutalità. È ovvio che le radici della storia si trovino nel teatro popolar-shakespeariano rivisitato, ma è anche un’analisi-excursus di come la figura del gangster si sia antropologicamente modificata e adeguata nei tempi. Riprese a BARBICAN, HEYGATE, SHOREDITCH.

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