Addio a Citto Maselli, aveva 92 anni

Molte le sue collaborazioni con nomi importanti del cinema italiano, da Michelangelo Antonioni a Luchino Visconti, fino a Cesare Zavattini.

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Se n’è andato questa mattina all’età di 92 anni il regista Francesco ‘Citto’ Maselli. A darne notizia, in una nota, Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea.

“Con grande dolore debbo comunicare la notizia della morte, avvenuta poco fa, del compagno Citto Maselli. L’ho appena appreso dalla moglie, Stefania Brai, che gli è sempre stata vicina e a cui va l’abbraccio solidale di tutte le compagne e i compagni del Partito. Il cinema e la cultura italiana perdono un maestro e un grande regista, la sinistra un intellettuale militante e un esempio di rigore e coerenza, noi di Rifondazione Comunista un compagno imprescindibile”.

“Citto ha sempre conservato la passione che da ragazzino lo spinse a entrare nelle fila dell’antifascismo e della Resistenza. Per tutta la sua vita – prosegue Acerbo – ha messo intelligenza, sensibilità, passione e spirito critico al servizio di un progetto collettivo di liberazione e trasformazione. Dopo lo scioglimento del Pci, a cui si oppose, è stato tra i fondatori di Rifondazione Comunista. Ha continuato a essere un militante comunista e antifascista fino all’ultimo giorno. Citto non è mai diventato un ex, non si è mai atteggiato a reduce di epoche gloriose ma passate. Lo ricordiamo con noi più giovani con la cinepresa a raccontare un altro mondo possibile a Genova nel 2001 e sempre disponibile a dare il suo contributo alla lotta politica e culturale”.

Citto Maselli era un comunista italiano, un rifondatore orgoglioso della storia di cui era stato tra i protagonisti, un compagno che non ha mai rinunciato all’idea di rivoluzione”, conclude Acerbo ricordando Maselli.

Pochi giorni fa, Maselli aveva deciso di riprendere la tessera dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) comunicando così la sua decisione: “Ho iniziato a 14 anni a combattere il fascismo con gli studenti medi del liceo Tasso di Roma nel 1944 e ho continuato a farlo tutta la vita. Mai come in questo momento c’è bisogno di combattere contro l’intolleranza, la sopraffazione, la violenza, le discriminazioni, le ingiustizie sociali. Mai come in questo momento c’è bisogno di difendere la nostra Costituzione nata dalla Resistenza, di combattere per la pace e contro ogni guerra. Per questo a 92 anni ho voluto riprendere la tessera dell’Anpi”.

Maselli, nato a Roma il 9 dicembre 1930 era tra i maggiori registi italiani. Restano nella storia molte delle sue collaborazioni con nomi importanti del cinema italiano, da Michelangelo Antonioni a Luchino Visconti, fino a Cesare Zavattini. Il suo primo film Gli sbandati (1955) viene premiato al Festival di Venezia. Grande la sua passione per la lirica, nel 1960 apre la stagione della Fenice a Venezia con la regia de Il Trovatore di Giuseppe Verdi. Porta sul grande schermo Gli indifferenti (1964) di Alberto Moravia, con Claudia Cardinale e Rod Steiger. Premiato a Venezia per Storia d’amore (1986), rappresenta l’Italia al Festival di Berlino con Il segreto (1990).