Al via la Berlinale 2024: apre Cillian Murphy, sei gli italiani nel programma

La vocazione della Berlinale resta quella di interrogare la realtà, tra guerre, conflitti sociali e politici. Sei gli italiani invitati, tra i quali due in corsa per l’Orso d’oro

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Berlinale 2024

Un festival politico e sociale, aderente a un cinema che fa i conti con la realtà, attento a raccontare da diverse prospettive guerre e conflitti che stanno agitando il mondo, pronto a offrire spazi di dialogo e confronto su temi che non si possono ignorare. La vocazione della Berlinale è sempre più chiara e troverà spazio anche durante la sua 74esima edizione (dal 15 al 25 febbraio), l’ultima sotto la direzione di Carlo Chatrian e Mariëtte Rissenbeek. «La nostra simpatia – ha detto quest’ultima – va a tutte le vittime del conflitto. Siamo preoccupati per il diffondersi di antisemitismo, anti-islamismo e discorsi d’odio in Germania e in tutto il mondo. Come istituzione culturale, condanniamo ogni forma di discriminazione e ci impegniamo a favore della comprensione tra popoli». Mentre Chatrian commenta: «Siamo particolarmente orgogliosi della selezione di quest’anno che bilancia registi di lunga data e nuove voci forti del cinema indipendente. Un aspetto importante è la diversità delle storie raccontate e delle persone che le raccontano. Ancora più emozionante, tuttavia, è la ricchezza stilistica che dimostra le ampie possibilità dei diversi linguaggi cinematografici». Berlinale 2024

Saranno sei i titoli chiamati a rappresentare l’Italia al Festival. In concorso vedremo Another End di Piero Messina e Gloria! di Margherita Vicario, che dovranno vedersela con altri 18 film in gara per l’Orso d’oro e al vaglio di una giuria presieduta dall’attrice Lupita Nyong’o. Nella sezione Generation arriva Quell’estate con Irène di Carlo Sironi, mentre nella sezione Forum vedremo Il cassetto segreto di Costanza Quatriglio. Tra le serie in competizione ci saranno anche Dostoevskij, ideata, scritta e diretta dai fratelli Fabio e Damiano D’Innocenzo per Sky Original e Supersex, targato Netflix e liberamente ispirato alla vita di Rocco Siffredi. Berlinale 2024

Il festival, che quest’anno assegna l’Orso d’oro alla carriera a Martin Scorsese e rende omaggio a Edgar Reitz con la Berlinale Camera, sarà inaugurato da Small Things Like These di Tim Mielants, con la star di Oppenheimer Cillian Murphy al fianco di Emily Watson in una storia che, ambientata nel Natale del 1985, punta i riflettori sugli orribili segreti nascosti nel convento della città.

Tra le opere selezionate vedremo La cocina del messicano Alonso Ruizpalacios, con Rooney Mara e Raúl Briones, ambientato in una sola giornata in un affollato ristorante di New York, From Hilde with Love del tedesco Andreas Dresen, storia di una coppia minacciata dalla Gestapo, Hors du temps del francese Olivier Assayas, il documentario Dahomey di Mati Diop, A Traveler’s Needs del sudcoreano Hong Sang-soo, con Isabelle Huppert, l’horror The Devil’s Bath degli austriaci Veronika Franz e Severin Fiala, Black Tea del mauritano Abderrahmane Sissako, storia d’amore che non conosce frontiere tra Africa e Cina, The Empire del francese Bruno Dumont, irriverente parodia di Star Wars con Fabrice Luchini e Camille Cottin nei panni di due cavalieri extraterrestri sotto copertura in un piccolo villaggio di pescatori nel Nord della Francia. Berlinale 2024

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E ancora, ci saranno Shikun dell’israeliano Amos Gitai, con Irène Jacob, il documentario Turn in the Wound di Abel Ferrara, sulla vita a Kiev dopo l’inizio della guerra in Ucraina, Averroès & Rosa Parks di Nicolas Philibert, vincitore della scorsa edizione del festival con Sur l’Adamant, Love Lies Bleeding di Rose Glass con Kristen Stewart, Seven Veils di Atom Egoyan, con Amanda Seyfried, Spaceman di Johan Renck con Adam Sandler, Carey Mulligan, Isabella Rossellini, Paul Dano, Abiding Nowhere di Tsai Ming-liang.