Berlinale 2024, il regista Edgar Reitz sarà premiato con la Berlinale Camera

Il regista della trilogia di Heimat riceverà la Berlinale Camera 2024 il 22 febbraio

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Edgar Reitz

Al 74esimo Festival Internazionale del Cinema di Berlino, il regista e autore tedesco Edgar Reitz sarà premiato con la Berlinale Camera, riconoscimento che dal 1986 celebra personalità e istituzioni che hanno dato un contributo speciale al cinema e con le quali il Festival si sente strettamente legato.

“Edgar Reitz è uno dei registi più influenti della sua generazione; ha creato un’opera che rimarrà per sempre una pietra miliare nella storia del cinema. A 91 anni, Reitz è ancora disposto a mettere in discussione chi siamo e da dove veniamo. Nel suo ultimo lavoro, Filmstunde_23 , riesce a trasporre l’idea di casa – come luogo reale e immaginario del desiderio – al cinema. Siamo lieti di accogliere il suo nuovo film al festival e di assegnargli questo meritato riconoscimento”, commentano la direttrice esecutiva Mariëtte Rissenbeek e il direttore artistico Carlo Chatrian.

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La Berlinale Camera verrà consegnata a Edgar Reitz giovedì 22 febbraio alle 15 presso la Haus der Berliner Festspiele. Dopo la cerimonia di premiazione, nell’ambito del Berlinale Special, verrà proiettata la prima mondiale dell’ultimo lavoro di Edgar Reitz, Filmstunde_23.

Edgar Reitz

Edgar Reitz ha ricevuto numerosi premi, tra cui più volte il German Film Award, un Leone d’Argento alla Mostra del Cinema di Venezia, il Premio Luchino Visconti ai David di Donatello, oltre a un BAFTA Television Award e diversi Grimme Awards. La sua filmografia comprende più di 50 opere, tra cui lungometraggi, documentari, film sperimentali e lavori per la TV. Oltre alla regia, è anche produttore e autore. Ha pubblicato, tra l’altro, numerosi libri e testi sulla teoria e l’estetica del cinema. La sua autobiografia “Filmzeit, Lebenszeit. Erinnerungen” è stata pubblicata nel 2022.

Edgar Reitz ha iniziato il suo lavoro cinematografico già a metà degli anni ’50. Fu uno di coloro che prepararono e firmarono il Manifesto di Oberhausen, che segnò la nascita del film d’autore tedesco. Nel 1967, il lungometraggio d’esordio di Edgar Reitz, L’insaziabile – Mahlzeiten (1967), è stato presentato in anteprima al Festival del cinema di Venezia e ha ricevuto un premio come Miglior opera prima. La Berlinale ha proiettato il film nella Retrospettiva del 2002.

Le sue opere più conosciute includono Cardillac (1968/69), Geschichten vom Kübelkind (1969/71), proiettato al Forum della Berlinale nel 1971, Il viaggio a Vienna (Die Reise nach Wien, 1973), In Gefahr und größter Not Bringt der Mittelweg den Tod (1974), Ora zero (Stunde Null, 1976/77), Il sarto di Ulm (Der Schneider von Ulm, 1978) e la famosissima trilogia Heimat (1984-2004), proiettata al cinema, ai festival e in televisione.

La trilogia di Heimat

Questo ciclo di lungometraggi è considerato una pietra miliare nella storia del cinema e rivela come gli eventi chiave della recente storia tedesca si riflettono nella vita delle persone. Il suo film epico L’altra Heimat – Cronaca di un sogno (Die andere Heimat – Chronik einer Sehnsucht, 2011-2013) fa seguito alla trilogia; è stato premiato come miglior film ai German Film Awards nel 2014. Il suo lavoro più recente, Filmstunde_23, è stato co-diretto con Jörg Adolph.

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