Beyoncé contro il poster di Austin Powers: «Troppo magra, non sono io»

La truccatrice del film ricorda il dissenso dell'attrice e cantante alla vista del poster

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Nel 2002 Beyoncé aveva appena 19 anni, ma le idee già chiarissime: no al fotoritocco. L’argomento è uscito fuori nel corso di una recente retrospettiva pubblicata da Vulture e dedicata al film Austin Powers in Goldmember, terzo ed ultimo capitolo della celebre saga ideata da Mike Myers in cui la cantante di Houston fece la sua prima grande apparizione sul grande schermo, recitando come co-protagonista nel ruolo di Foxxy Cleopatra

Come riportato dalla truccatrice Kate Biscoe, Beyoncé si impose affinché il personaggio rimanesse fedele al suo nome e sopratutto al suo reale aspetto fisico – notoriamente apprezzato per le linee curvy – chiedendo di rifare la locandina del film perché la faceva apparire troppo magra. «Durante le riprese, uno dei nostri collaboratori le mostrò un poster che avrebbe promosso il film», ha spiegato la truccatrice, «le chiese se le piacesse e lei rispose: ‘Mi avete reso troppo magra, non sono io, ho una forma più a clessidra‘. Non appena si allontanò per andare a girare, mi rivolsi a lui sorridendo e gli chiesi:”È la prima volta che un’attrice ti chiede di ingrandire il suo corpo?” e lui mi disse: “Sì. Mi costerà migliaia di dollari, ma lo farò”».

Se le modifiche siano poi state effettivamente eseguite, non è chiaro, vedendo poi il poster così come venne fatto uscire. Resta il fatto che Beyoncé dimostrò subito di avere una grande personalità, come anche testimoniato da Candy Walker, che del film curò le acconciature: «Emanava una gran luce. Aveva 19 anni e dominava la scena quando arrivava. Nessuno sapeva inizialmente perché l’avevano scelta per questo personaggio, ma  poi abbiamo capito immediatamente».

L’utilizzo di photoshop nei poster per scopi di marketing è una mossa tutt’ora molto praticata, ma sono sempre di più le attrici che si stanno facendo sentire affinché non avvenga. Negli ultimi anni, Rosamund Pike, Keira Knightly, Melissa McCarthy e Alicia Vikander sono state tra le più propense ad esprimere il loro dissenso.

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