Chi erano gli Eterni

Mitologia greco-romana, ma anche azteco-mesopotamica e giudaico-cristiana. Tutto quello che c'è da sapere sugli Eterni, i personaggi protagonisti del nuovo film Marvel in uscita il 4 novembre

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È l’attesissima ventiseiesima pellicola del Marvel Cinematic Universe, Eternals scritto e diretto dal premio Oscar Chloé Zhao, apre un nuovo e diverso capitolo della saga. Basato sui personaggi degli Eterni della Marvel Comics, Eternals realizza una doppia innovazione sia dal punto di vista del genere cinematografico che da quello dei fumetti, riportando i personaggi protagonisti alla loro dimensione originaria, in una divertita contaminazione tra mitologia greca e romana, ma anche azteca e mesopotamica, e con un pizzico di influenza giudaico – cristiana. Un sincretismo religioso e storico che genera la curiosità di scoprire a chi siano davvero ispirati questi Eterni.

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Gli Eterni nascono negli anni Settanta

Gli Eterni nei fumetti Marvel sono un ramo del genere umano, manipolato geneticamente dai Celestiali, in continua lotta contro i malvagi Devianti. Furono ideati da Jack Kirby e apparvero per la prima volta nel 1976. Nel film gli Eterni invece assumono un’aura più spirituale, potrebbero essere assimilati a delle figure sovraumane simili agli angeli, sono esseri immortali inviati sulla terra per proteggere la razza umana dalla feroce minaccia dei Devianti, ma non sono autorizzati ad intervenire nelle faccende terrestri né a modificare il corso della storia.

Nell’articolata saga di fumetti Marvel gli Eterni hanno assunto diverse caratteristiche di divinità o figure mitologiche nel corso della storia creando un miscuglio assai intricato di identità. Nel film la regista Chloé Zhao, insieme agli altri sceneggiatori Patrick Burleigh, Ryan Firpo e Matthew K. Firpo, opera invece una semplificazione dei protagonisti rendendoli più immediatamente assimilabili a note figure mitologiche. Così ad esempio Thena, Ikaris, Sersi, Makkari e Phastos possono essere fatti risalire rispettivamente ad Atena, Icaro, Circe, Mercurio ed Efesto, mentre la piccola Sprite rappresenta il dio Pan soprattutto nelle sue varie declinazioni letterarie.

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Thena

Thena, per quanto il suo personaggio nel film tenga a sottolineare la differenza di nomi, è tra gli Eterni quella più immediatamente riconducibile ad una divinità, Atena, dea della sapienza, delle arti e della guerra. Rispetto all’originale personaggio dei fumetti Marvel creato da Stan Lee, nel film Thena possiede meno poteri, ma resta una delle eroine più forti nel combattimento, feroce guerriera che può plasmare armi dall’energia cosmica. Interpretata da Angelina Jolie, che ne esalta tutta l’agilità del personaggio in battaglia, Thena sviluppa uno stretto legame con Gilgamesh nel corso dei secoli.

Ikaris

Ikaris, secondo l’Universo Marvel, è il leader della razza degli Eterni, noto anche come il “Grande Cataclisma”, per la razza umana egli rappresenta anche la colomba che guidò Noè alle montagne dell’Ararat. Nella serie di fumetti Marvel il personaggio di Ikaris, creato da Jack Kirby, era anche il padre di Icaro, che secondo la mitologia greca era figlio di Dedalo, costruttore del leggendario labirinto di Cnosso; il giovane, preso dall’ebbrezza del volo, per esser essersi avvicinato troppo al sole fece fondere le ali di cera costruitegli dal padre e morì precipitando in mare. Zhao fonde le due fonti, quella dei fumetti e quella mitologica, e crea un personaggio dai poteri straordinari, superiori a quelli degli altri Eterni, in grado di volare e di emettere raggi di energia cosmica dagli occhi e dotato di una forza sovraumana. Ikaris, che nel film è interpretato da Richard Madden, è riconosciuto dai suoi simili come il più forte del gruppo e, in modo sottilmente divertito, nella sceneggiatura stessa non si nega una sua evidente somiglianza con il personaggio di Superman della DC Comics. Per circa 7.000 anni Ikaris ha avuto una relazione con Sersi.

Sersi

Sersi nel mondo dei fumetti Marvel Comics è un personaggio creato da Stan Lee. Nel Marvel Cinematic Universe è interpretata da Gemma Chan, la quale aveva già ricoperto il ruolo di Minn-Erva nel film Captain Marvel (2019). Il suo personaggio ha origini più complesse ed è ispirato a quello di Circe, figura della mitologia greca e romana che compare per la prima volta nell’Odissea. Circe è una dea ma ha le caratteristiche di una maga, secondo l’etimologia persiana del termine. Nel film Sersi è dotata del potere magico di manipolare la materia, è innamorata di Ikaris e tra gli Eterni è colei che maggiormente si affeziona al genere umano.

Makkari

Il personaggio di Makkari può essere assimilato a quello del dio Mercurio, il messaggero degli dei, dotato di una velocità sorprendente, protettore del commercio, dei viaggiatori, dei ladri e dell’eloquenza. Nel film Makkari ha il potere della super velocità, ha un certo debole per i manufatti trafugati e, per contrappasso rispetto alla divinità che rappresenta, è la prima supereroina sorda dell’MCU, tanto che la stessa Lauren Ridloff che la interpreta è un’attrice non udente.

Phastos

Phastos è Efesto, nella mitologia greca dio del fuoco, delle fucine e, per estensione, dell’ingegneria e di tutto ciò che riguarda le attività artigianali. Nel mondo dei fumetti Marvel ebbe a che fare nel corso della storia anche con Ercole e Thanos, è dotato di diversi poteri straordinari, ma nel film la sua principale caratteristica è quella di essere un inventore geniale. Interpretato da Brian Tyree Henry, Phastos cerca segretamente di favorire il progresso tecnologico dell’umanità ed è il primo supereroe omosessuale del Marvel Cinematic Universe.

Gilgamesh

Gilgamesh è l’Eterno più forte, il suo personaggio trae origine dalla fusione tra le epiche figure del semidio Ercole e dell’omonima divinità sumera e assiro – babilonese. Interpretato da Don Lee, Gilgamesh è eccellente nel combattimento corpo a corpo e diventa il partner di Thena durante il loro esilio dagli altri Eterni.

Non manca infine un tocco di ispirazione giudaico – cristiana specialmente in apertura e in chiusura del film. Eternals infatti inizia il suo racconto in modo incontrovertibilmente biblico con le parole: “In principio era…” ; e si chiude con l’evangelica espressione: “La verità vi farà liberi” (Giovanni 8,32).

Di Vania Amitrano