Per quanto possa sembrare assurdo la prima vera legge che ha iniziato a considerare la violenza contro le donne come un delitto contro la libertà personale è stata approvata solo nel febbraio del 1996. Prima di allora, quando avvenne il famoso massacro del Circeo nel settembre del 1975, lo stupro era considerato un delitto contro la morale. La serie Tv Circeo, in onda su Rai 1 il 14, il 21 e il 28 novembre, racconta in che modo quel massacro e il processo che ne seguì cominciarono a cambiare un codice e una mentalità discriminatori, lesivi e offesivi.
Scritta da Flaminia Gressi e Lisa Nur Sultan e diretta da Andrea Molaioli, la serie Circeo parte dal racconto di quelle orribili 24 ore, che portarono alla morte di Rosaria Lopez e dalle quali solo per caso Donatella Colasanti riuscì a sopravvivere, per ricostruire un processo storico e un caso mediatico che ebbero un’influenza fondamentale nello sviluppo di una coscienza sociale femminile in quegli anni.
Greta Scarano e Ambrosia Caldarelli, l’avvocata e la giovane vittima
Nella serie Greta Scarano è Teresa Capogrossi, giovane avvocata molto preparata, guidata da un profondo senso di giustizia, che decide, pro bono, di prendere in carico la difesa di Donatella Colasanti, interpretata da Ambrosia Caldarelli, vittima di un massacro efferato e disumano. Femminista convinta, Teresa lavora nello studio legale di un illustre avvocato del Foro romano. Animata dal desiderio di difendere i diritti delle donne e ispirata dal lavoro di un’altra avvocata militante femminista, Tina Lagostena Bassi (Pia Lanciotti), Teresa incoraggia Donatella a diventare l’icona di un’Italia che cambia. Con la giovane ma intraprendente ragazza di solo 17 anni e grazie anche ai suoi modi diretti, l’avvocata mette in luce le contraddizioni che abitano negli esseri umani e che ancora vivono nel sistema giudiziario italiano.
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