Damien Chazelle, Babylon uscirà fra due anni

Il nuovo film del regista di La La Land ha dovuto fare i conti prima con il Covid e poi con l'indisponibilità della sua protagonista

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Damien Chazelle Babylon

Babylon, il nuovo film diretto da Damien Chazelle, arriverà nelle sale nel dicembre del 2022, un anno dopo la data inizialmente prevista.

Il ritardo è dovuto al Covid, in prima istanza, ma non solo. Il film, un dramma in costume ambientato a Hollywood nel periodo di transizione tra il muto e il sonoro, sarebbe infatti dovuto andare sul set nel luglio del 2020, ma la pandemia ha impedito questa prima data di inizio riprese.

Il ritardo e il riposizionamento della lavorazione a dicembre ha poi creato un problema alla protagonista femminile Emma Stone, in dolce attesa e quindi impossibilitata a girare.

Per il suo ruolo è stata contattata Margot Robbie, che lavorerebbe nuovamente con Brad Pitt, protagonista maschile del film, dopo C’era una volta a…Hollywood. In realtà nel film di Quentin Tarantino, che ha fruttato proprio a Pitt il suo primo Oscar, nella categoria come miglior attore non protagonista, i due non avevano praticamente scene insieme.

Questo doppio ritardo ha spinto la Paramount a spostare il film di un anno, posizionandolo al 25 dicembre 2022, con un’uscita limitata mirata a ottenere l’eleggibilità per gli Oscar, per poi arrivare in tutte le sale d’America il 6 gennaio 2023.

L’ultimo film di Damien Chazelle è First Man, biografia di Neil Armstrong, primo uomo che ha camminato sulla Luna, interpretato da Ryan Gosling e Clare Foy. Il film fu presentato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia del 2018.

Babylon, nel cui cast è prevista anche Meryl Streep, si dipana tra il 1927 e il 1928 e racconta la storia dell’attrice Clara Bow (che a questo punto dovrebbe essere interpretata da Margot Robbie), primo sex symbol del cinema muto.

Brad Pitt vestirà i panni di una fittizia stella del muto che non riuscirà a reggere la transizione al sonoro. Fittizia fino a un certo punto, perché in gran parte ispirato John Gilbert, divo di quegli anni che ebbe anche una breve ma intensa relazione con la “Divina” Greta Garbo.