Dark Matter, un’oscura materia chiamata famiglia (trailer)

Dal 4 maggio al cinema il «thriller dell’anima» di Stefano Odoardi

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Alessandro Demcenko, Dark Matter

Antonio è un affermato fisico che opera nel campo della Materia Oscura. Indaga le particelle di cui non sappiamo nulla ma che compongono quasi il 95% del nostro universo. È un genio, “abituato a risolvere problemi“. Eppure non conosce, ignora la materia principale delle sue giornate: la famiglia. Ha un rapporto difficile con il padre, colpevole di avergli nascosto tanti anni prima la malattia della mamma, con la moglie vive un rapporto spento, fatto di pochissime parole e ormai privo di gesti d’amore, e non capisce suo figlio undicenne, Thomas, che preferisce rifugiarsi fra le braccia e le attenzioni del nonno. La morte di quest’ultimo getterà ulteriore dolore sulla famiglia, ma non sarà l’unico fatto drammatico: lo stesso giorno, infatti, Thomas viene rapito da Elena, una donna misteriosa.

Inizia così il viaggio tra realtà e mistero, razionalità ed elementi oscuri che il regista Stefano Odoardi (il suo primo lungometraggio è stato Una ballata bianca, del 2007) ha condensato in Dark Matter, in sala dal 4 maggio 2023.

Prodotto da Superotto Film Production in coproduzione con l’olandese Key Film e l’italiana Orange Pictures, vede come protagonisti Alessandro Demcenko, Eleonora Giovanardi (vista di recente in Evelyne tra le nuvole, di Anna Di Francisca) e il giovanissimo eppur notevole Giulio Cecchettini.

Il film è “in primo luogo un film di genere – così afferma il regista che lo ha scritto con Sytske Kokun thriller sull’affascinante e spesso inafferrabile rapporto tra l’essere umano e l’universo. Da una parte c’è appunto l’universo che ci circonda con la sua materia oscura e dall’altra c’è l’universo intimo e personale dell’essere umano”. Due dimensioni all’apparenza diverse, ma “in realtà molto vicine tra di loro perché circondate da uno stesso elemento invisibile e misterioso: l’ignoto”.

A complicare le cose è poi il rapporto con gli altri: “Dark Matter vuole essere – spiega ancora Odoardianche una riflessione sulla complessitàdelle relazioni umane e familiari, offrendo allo spettatore molteplici chiavi di lettura e invitandoci all’accettazione dello sconosciuto come elemento fondamentale della vita stessa”.

Un labirintico incubo, insomma, dentro e fuori di noi, che affronta anche il delicato argomento della scomparsa dei minori. Una piaga che, stando alla relazione sull’attività del Commissario Straordinario di Governo per le persone scomparse, conosce una preoccupante crescita. Ogni giorno in Italia scompaiono 47 minorenni. Nel 2022 le denunce di persone svanite nel nulla, sotto i 18 anni, sono state 17.130. E, come ricorda il film, questi numeri sono al ribasso perché non tengono conto dei casi non segnalati, appartenenti a famiglie che vivono in situazione di forte disagio, precarietà o violenza.

Infine un’ultima curiosità sul film, viste le location particolari: le riprese hanno avuto luogo nel Lazio e in Emilia Romagna. In particolare è stato girato a Sabaudia, della quale si notanole particolari architetture razionaliste, a Latina, a Castel del Rio, nel Laboratorio Ciclope di Predappio, dove è stato ricostruito il cilindro misterioso dell’esperimento sulla Materia Oscura, e nel Tecnopolo di Modena.

Guarda qui il trailer di Dark Matter