David Harbour sul flop di Hellboy: «Chiesi consiglio a Ryan Reynolds su come superare la delusione»

La deludente esperienza di Reynolds con "Lanterna Verde" ha aiutato Harbour in un momento difficile, nel 2019, dopo l'uscita del suo Hellboy

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Superare un flop non è mai facile per un attore, tanto più se di quel film ne sei l’attore protagonista. Lo sa bene David Harbour, che nel 2019 ha vissuto uno dei suoi momenti più difficili con l’uscita del reboot di Hellboy, diretto da Neil Marshall.

La saga sul demone rosso, nata dai fumetti di Mike Mignola, aveva avuto un forte exploit con i due lungometraggi diretti da Guillermo del Toro e interpretati da Ron Perlman, il primo nel 2004 e il secondo, Hellboy II: The Golden Army, nel 2008. L’operazione reboot messa in atto nel 2019, tuttavia, non ottenne affatto l’effetto sperato: il film ricevette forti critiche e finì per incassare solo 55 milioni di dollari a fronte di un budget di 50.

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È stata un’esperienza molto difficile, mi aspettavo molto da questo film – ha spiegato Harbour in una nuova intervista a GQ UK. – “Guillermo del Toro e Ron Perlman avevano creato qualcosa di iconico che noi pensavamo potesse essere reinventato, ma i fan non erano della stessa opinione. Dal momento in cui il film è stato annunciato ed è partita la produzione, ho capito che la gente non voleva che quel personaggio fosse ritoccato. Ero molto ingenuo e ottimista su quello che avremmo fatto”.

Nonostante abbia ammesso la presenza di alcuni difetti, Harbour ritiene che Hellboy sia stato ingiustamente “fatto a pezzi” dai fan di del Toro: “Aveva i suoi problemi, ma credo che fosse un film molto divertente. Comunque, è diritto della gente essere contraria e da quello ho imparato la lezione in tanti modi diversi”.

Negli ultimi anni, Harbour è riuscito ad (ri)entrare nel cuore degli spettatori grazie ad una serie di ruoli acclamati, come quello in Black Widow, e soprattutto nei panni di Jim Hopper nella serie Stranger Things, ma superare la delusione di Hellboy non fu facile. E sapete a chi chiese aiuto all’epoca? A Ryan Reynolds.

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Harbour ha infatti rivelato di aver contattato Reynolds per chiedergli consiglio su come avesse fatto ad assorbire la delusione di Lanterna Verde, altro film stroncato da pubblico e critica (e, autoironicamente, dallo stesso Reynolds): “Ryan lo conosco un po’. L’ho chiamato e gli ho detto: ‘Ehi, amico, ho bisogno di sapere una cosa. Hai presente ‘Lanterna Verde’?” È stato un enorme flop per te. Penso proprio che stia per succedere anche me. Come farò? Starò bene? Sopravviverò a tutto questo?”

Reynolds fu «molto dolce» nel rispondergli, ammette Harbour, che piano piano è riuscito a superare, anche se non del tutto, la batosta.