Donne e cinema: finalmente la parità, lo dice “It’s a Man’s (Celluloid) World”

Qualcosa sta cambiando a vedere i film di successo, o no?

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Donne e cinema

Nei film con almeno una donna regista e/o sceneggiatrice, le donne sono l’81% dei protagonisti, contro il 33% nel caso di film con registi e/o scrittori esclusivamente uomini, questa una delle conclusioni della ventitreesima edizione del rapporto annuale “It’s a Man’s (Celluloid) World”, sul quale si è basata l’analisi pubblicata da Networks Media Limited e altri per cui – per la prima volta – nel 2024 le donne hanno eguagliano gli uomini nei film di maggior incasso dell’anno. Che si tratti di un segno dei tempi o l’ennesima statistica da prendere con la dovuta cautela, è comunque interessante leggere il report e i dati in esso contenuti.

Soprattutto dopo lo studio di Women in Film, che sosteneva come nel 2024 fossero aumentati film in sala diretti da registe donne, e l’analisi dell’anno scorso dello stesso Center for the Study of Women in Television and Film della San Diego State University sui 100 maggiori incassi negli Usa, nel quale si rilevava un calo dei ruoli femminili.

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Riferendosi allo stesso tipo di campione, dunque, l’anno scorso la percentuale dei film di maggior incasso con protagoniste femminili (intesi come personaggi dalla cui prospettiva viene raccontata la storia) ha eguagliato quella dei film di maggior incasso con protagonisti maschili. Questo si legge nelle conclusioni della dottoressa Martha Lauzen, secondo la quale il 42% dei 100 film di maggior incasso negli Stati Uniti – come The Substance e Wicked, Oceania 2 o A Quiet Place – Giorno 1 – ha avuto protagoniste femminili, tanti quanto protagonisti maschili, con solo un 16% di film dai cast corali.

Notevole dunque la fluttuazione, in parte inevitabile vista l’esiguità del campione, per quanto le percentuali siano quelle relative a tutti i personaggi parlanti, calcolate su oltre 2.000 di essi. E dei quali il 37% si dimostra esser stato di sesso femminile, con un aumento rispetto al 35% del 2023.

Secodo l’autrice, gli uomini tenderebbero a ottenere una percentuale maggiore di ruoli con l’avanzare dell’età dei personaggi, come evidenziato dal ‘rimprovero’ fatto da Nicole Kidman (con Harris Dickinson nel thriller erotico Babygirl, visto a Venezia) a Martin Scorsese di non fare abbastanza film sulle donne, anche per il proprio desiderio di poter finalmente lavorare con il grande Maestro nonostante i 57 anni suonati.

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Gli straordinari successi ottenuti da Greta Gerwig, Jane Campion e Chloé Zhao tra le altre non si sono tradotti in opportunità per un maggior numero di donne – ha sottolineato la firmataria dello studio. – La visibilità per poche non ha generato occupazione per molte“. Solo il 16% dei registi che hanno lavorato ai 250 film di maggior incasso in patria sono donne, infatti, e la situazione non migliora avvicinandosi alla vetta della classifica degli incassi: le donne hanno diretto solo l’11% dei 100 film più popolari, con un calo di tre punti percentuali rispetto al 2023.

Cosi ha parlato la Dott.ssa Lauzen:

“Il 2024 ha offerto una delle più ricche serie di film con protagoniste femminili che si ricordi di recente. Queste donne immaginarie hanno protestato contro relazioni personali insoddisfacenti e ambienti di lavoro discriminatori. Film come The Substance si sono opposti con forza a una cultura che considera le donne come usa e getta.

Mentre il numero di film con protagoniste femminili è salito a un massimo storico nel 2024, dopo un 2023 tristemente magro, le percentuali di donne nelle categorie più stabili dei ruoli principali e dei ruoli parlanti hanno registrato solo guadagni minori.

L’età è una caratteristica fondamentale. Se limitiamo l’età dei personaggi femminili sullo schermo, limitiamo il tipo di esperienze e di vite che li vediamo vivere. I nostri film in gran parte non riescono a trarre vantaggio dalla profondità del carattere che deriva dalle esperienze vissute dalle donne e dall’ulteriore spinta drammatica che i personaggi affrontano quando sanno di essere nel terzo atto della vicenda”.

 

fonte: “It’s a Man’s (Celluloid) World: Portrayals of Female Characters in the Top Grossing U.S. Films of 2024” by Dr. Martha M. Lauzen