Nell’anno di Barbie, in calo i ruoli femminili (report)

Dagli States uno studio interessante sui 100 film di maggior incasso del 2023

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Barbie

È appena stato pubblicato uno studio relativo alla presenza delle donne e al calo dei ruoli femminili nei film di maggior incasso negli Usa del 2023 dal quale emergono interessanti dati, soprattutto dopo i successi del 2022 e le reazioni al fenomeno Barbie dell’anno scorso (e alla mancata nomination per Margot Robbie e Greta Gerwig agli Oscar 2024) o, per noi italiani, del C’è ancora domani di Paola Cortellesi.

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Come riportato da Erik Pedersen di Deadline, il report “It’s a Man’s (Celluloid) World” del Center for the Study of Women in Television and Film della San Diego State University, sui 100 maggiori incassi negli Usa, ha rilevato che – dopo un anno di leggeri aumenti – “solo il 18% dei film principali presenta più personaggi femminili che maschili, il 5% presenta lo stesso numero di personaggi femminili e maschili e più di tre quarti dei film presenta più personaggi maschili che femminili in ruoli parlanti“.

E ancora, che: “la percentuale di donne in ruoli parlanti è diminuita dal 37% al 35% rispetto all’anno precedente, mentre il numero di personaggi femminili in ruoli principali è rimasto invariato al 38%. La percentuale di film con sole protagoniste femminili si è ridotta dal 33% del 2022 al 28% dello scorso anno”.

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Poiché Barbie ha rivendicato gran parte del nostro spazio culturale nel 2023, i personaggi femminili possono essere sembrati più abbondanti nei film dello scorso anno, – scrive l’autrice del rapporto, la dottoressa Martha Lauzen. – Ma la percentuale complessiva di personaggi femminili in ruoli parlanti si è ridotta, così come la percentuale di protagoniste femminili“.

Inoltre, “i personaggi femminili erano anche più giovani delle loro controparti maschili, con un calo precipitoso dai 30 ai 40 anni“. Nello specifico: “Circa un terzo dei personaggi femminili aveva trent’anni, ma solo il 15% ne aveva quaranta. La percentuale di personaggi maschili tra i 30 e i 40 anni è rimasta stabile al 28%, e gli uomini non mostrano cali fino all’età di 50 anni. La percentuale di personaggi femminili sui 40 anni era in realtà più bassa nel 2023 (15%) rispetto al 2015 (20%)”.

Una contrazione, dei personaggi femminili intorno ai 40 anni, evidenziata dalla stessa Lauzen, fondatrice della SDSU e del Centro per lo Studio delle Donne in TV e nel Cinema, che nota come “limitare l’età dei personaggi femminili limita anche la loro capacità di invecchiare in posizioni di potere personale, politico e professionale“. E questo nonostante le pregevoli performance dell’anno scorso di Jane Fonda, Diane Keaton, Rita Moreno e altre over 60, una ‘categoria’ corrispondente solo al 7% di tutte le donne presenti nei 100 maggiori incassi del 2023, come detto, percentuale notevolmente inferiore a quella della loro presenza nel complessivo della popolazione statunitense.

Passando a considerare poi razza ed etnia, Pedersen rimanda al report (che trovate in fondo alla pagina) sintetizzando come “le donne di colore rappresentassero il 15,3% di tutti i personaggi femminili in ruoli parlanti nel 2023, in calo rispetto al 18% del 2022” e come “la percentuale di personaggi latini fosse diminuita dal 6,9% al 6,3%, mentre la percentuale di donne asiatiche e asiatico-americane fosse aumentata dall’8,1% al 9,2%“.

 

Per leggere il report completo su Deadline