Aveva 80 anni compiuto lo scorso agosto David Soul, attore, cantautore, regista e vera e propria icona per tutti i nostalgici. Era infatti il protagonista, nei panni del detective Kenneth Hutchinson, detto Hutch, di una delle serie poliziesche più fortunate degli anni Settanta, Starsky e Hutch.
La Ford Capri rossa con la banda bianca laterale era un giocattolo imprescindibile per un qualunque bambino di quegli anni, così come lontanissima era l’ipotesi di non sintonizzarsi su Rai 2 il giovedì sera alle 20:40 per vivere una nuova avventura della coppia di poliziotti di Los Angeles più anticonformisti di quegli anni. Al fianco di David Soul c’era il riccio Paul Michael Glaser, in seguito diventato regista di solido mestiere.
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Insieme sul piccolo schermo erano una specie di versione poliziottesca di Simon and Garfunkel, e d’altronde non era la recitazione il vero amore artistico di Soul, ma la musica. Nel corso della sua carriera ha infatti pubblicato numerosi album e raccolte e a Londra, dove si trasferì all’inizio degli anni Novanta, ha recitato in molti spettacoli del West End sfruttando il suo talento vocale.
Al cinema David Soul ha avuto le sue occasioni, soprattutto prima dell’opportunità datagli dal ruolo di co-protagonista in Starsky e Hutch. Ebbe un ruolo in …e Johnny prese il fucile, unico film da regista del grande sceneggiatore Dalton Trumbo, e poi fu uno dei poliziotti corrotti della pattuglia motociclistica di Una 44 Magnum per l’ispettore Callaghan.
Come spesso accade, la lunga militanza televisiva gli diede notorietà ma anche grande pressione. Ebbe problemi di alcolismo, da cui uscì non senza fatica, e soprattutto venne imprigionato dal ruolo di Hutch anche dopo la fine della serie, senza riuscire a trovare una sua dimensione, a cui forse non era neanche interessato, visto il desiderio di eccellere nella musica.
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Passò anche in Italia, sempre per una produzione televisiva, Il segreto del Sahara, in cui interpretava il ruolo del villain.
È morto a Londra David Soul, nella città che lo accolse e la patria che gli diede una seconda nazionalità e una seconda vita.
