Evan Rachel Wood su Marilyn Manson: “Mi chiamava ‘ebrea’ e disegnava svastiche sul mio comodino”

0

Evan Rachel Wood continua ad aggiungere sempre più dettagli in merito alle accuse di abuso che dice di aver subito durante la sua frequentazione con Marilyn Manson. Dopo aver raccontato di essere stata “orribilmente abusata per anni e di aver subito il lavaggio del cervello, con manipolazioni e sottomissioni”, la Wood, 33 anni, ha rincarato la dose sulle sue Instagram Stories, scrivendo che, oltre aver subito abusi emotivi e sessuali, Manson aveva dei pregiudizi nei suoi confronti a causa delle sue origini ebraiche.

LEGGI ANCHE: Evan Rachel Wood: «Marilyn Manson ha abusato di me per anni, è un uomo pericoloso»

Sono stato chiamata ‘ebrea’ in modo dispregiativo. Lui disegnava svastiche sul mio comodino quando era arrabbiato con me. Ho sentito la parola ‘n’ più e più volte”, ha continuato. “Tutti intorno a lui aspettavano di ridere e di unirsi al suo scherzo. Se non lo facevi o (Dio non voglia) ti rifiutavi, venivi subito deriso e subivi ulteriori abusi”.

L’attrice di Westworld ha continuato ad aggiungere dettagli di come Manson avesse propensioni filonaziste e il rifiuto degli ebrei: “Mia madre è ebrea e io sono cresciuta con la religione. Con il fatto che lei si era convertita e non era di discendenza ebraica, lui diceva cose come “meglio così, almeno non sei ebrea di sangue”.
La Wood ha poi ha condiviso una foto di due tatuaggi di Manson, che lei suggerisce essere svastiche e un simbolo di ispirazione nazista raffigurante un teschio con ossa incrociate. “Quando cominciammo a frequentarci non aveva questi tatuaggi”, ha raccontato.

Da quanto emerso dai messaggi sucessivi, Wood dice che l’abuso non faceva parte di un gioco di “sesso perverso”. “Brian e io (il vero nome di Marilyn Manson è Brian Warner, NdR) non abbiamo mai avuto una relazione ‘BDSM'”, ha chiarito l’attrice. “Non abbiamo nemmeno fatto sesso ‘perverso’. Non abbiamo mai avuto rapporti sessuali mentre mi torturava, non ha abusato di me prima o dopo il sesso. Pensavo di morire per tutto quel tempo.”

Tanti i messaggi di sostegno arrivati a Evan Rachel Wood negli ultimi giorni, soprattutto di colleghi che ne hanno apprezzato il coraggio per aver trovato la forza di parlare. “Sono al fianco di Evan Rachel Wood e di altre donne coraggiose che si sono fatte avanti” ha commentato Rose McGowan. “Ci vogliono anni per riprendersi da un abuso e io mando loro forza in questo viaggio verso la guarigione. Lasciate che la verità sia rivelata. Che la guarigione abbia inizio”.

“Il tuo coraggio è stimolante. #istandwithyou,” il commento di Anna Paquin, co-star della Wood nella serie True Blood. “Ti voglio bene”  ha scritto invece Selma Blair in risposta.