Bizarro Western: The Sisters Brothers di Jacques Audiard (il premiatissimo regista di Il profeta, Un sapore di ruggine e ossa, Dheepan) è un adattamento del romanzo omonimo di Patrick deWitt, che propone una serie di false piste, giocando con le convenzioni e gli stereotipi del genere, eppure al tempo stesso celebrandone l’epos.
I protagonisti sono due fratelli (Sisters è il loro cognome), Eli e Charlie, impersonati con l’abituale bravura da John C.Reilly e Joaquin Phoenix, due criminali mercenari con un personalissimo codice morale, sulle tracce di un cercatore d’oro con un talento da chimico (Riz Ahmed), fuggito in California. A precederli nella caccia c’è anche un malinconico e disilluso investigatore (Jack Gyllenhall).
Tra cavalcate nella prateria, ubriacature, sparatorie memorabili (una in notturna rischiarata solo dal bagliore dello scoppio dei colpi), visite al bordello, polverosi paesini e il caos di San Francisco, Audiard riesce a mantenere inalterata la drammaticità e la credibilità delle situazioni, pur deragliando spesso nella commedia e nell’imprevisto “bizzarro” o “sconveniente” (il moderno che avanza rappresentato ad esempio da spazzolini da denti e dal lusso dei “water”).
C’è spazio alla fine anche per l’espressione di sentimenti tutt’altro che superficiali. Costumi e musiche extralusso rispettivamente di Milena Canonero e di Alexandre Desplat. Vincitore al Festival di Venezia del Leone d’argento per la “miglior regia”. Negli Stati Uniti il film è stato vietato ai minori di 17 anni per la presenza di “violenza, immagini disturbanti, contenuti sessuali e linguaggio indecoroso”.