San Valentino, il film da riscoprire: guarda qui La cotta di Ermanno Olmi

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Rai Movie festeggia San Valentino con il preziosissimo capolavoro di un maestro: La cotta, il mediometraggio che Ermanno Olmi ha diretto nel 1967 e che fa parte, insieme a La regina e Il ragazzo di Gigliola, di Racconti di giovani amori, film per la televisione co-prodotto dalla Rai.

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La cotta: la trama

La cotta ci porta a Milano in una notte di San Silvestro. A bordo di un taxi che fende la fitta nebbia della città meneghina c’è il quasi sedicenne Andrea (Luciano Piergiovanni) alla disperata ricerca di Jeanine (Giovanna Claudia Mongino), sua coetanea per la quale ha perso la testa, dopo tanto cercare l’anima gemella. Ma è vero amore o una semplice cotta come tante altre avute prima?

Gli anni ’60, l’amore e i giovani raccontati al cinema

Nella prima metà degli anni ’60 furono molti fra registi, giornalisti e intellettuali a prestare attenzione ai giovani, alle loro vite, alle loro aspirazioni. Per la Rai c’era stata l’inchiesta di Mario Soldati e Cesare Zavattini Chi legge? Viaggio lungo il Tirreno (attualmente presente su Rai Play) e quella di Pier Paolo Pasolini Comizi d’amore: la prima indagava il grado di istruzione dei ragazzi in pieno boom economico, mentre l’interesse di Pasolini era riservato alle tante differenze che caratterizzavano i giovani del nord da quelli del sud, riguardo la loro educazione sentimentale. In quel periodo, cioè fra il 1960 e il 1964, esce nelle sale L’amore a vent’anni, un film sui giovani e sul loro approccio verso l’amore, diviso in 5 episodi diretti da François Truffaut, Roberto Rossellini, Max Ophüls, Andrzej Wajda e Shintarô Ishihara.

Da Il posto a La cotta: lo sguardo di Olmi sui giovani

Per Olmi l’argomento giovani non era sconosciuto: ne Il posto, film realizzato nel 1961, con un tocco lieve che avrebbe contraddistinto l’intera sua opera cinematografica, il regista bergamasco aveva raccontato il momento in cui, finiti gli studi, i giovani si trovavano alle prese con la ricerca di un lavoro. Nel preparare Racconti di giovani amori che la Rai gli aveva chiesto di fare, Olmi incontrò molti ragazzi in quel momento attivamente impegnati in politica (si era a ridosso del ’68); nel parlare con loro il regista si accorse del repentino cambio di atteggiamento quando si passava dai grandi temi che caratterizzavano il mondo di allora a quelli più personali, più intimi.

I ragazzi mettevano da parte la spavalderia per fare posto all’incertezza e all’imbarazzo di dover confessare la difficoltà di vivere un semplice amore. Quei giovani ammettevano che sull’amore, politica e ideologie potevano fare poco o punto. Sono molti i momenti in La cotta che rimangono impressi a cominciare dalla bravura del protagonista interpretato da Luciano Piergiovanni, i cui tratti somatici ricordano quelli di un Olmi adolescente. La sequenza in cui Andrea finge di dirigere le riprese di un film girato fra amici, ci autorizza a pensare che La Cotta racconti un po’ anche la giovinezza di Olmi, la sua passione per il cinema e i suoi probabili tormenti sentimentali.