Le Voci dell’Inchiesta, la realtà passa sullo schermo

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Due serate centrate sulle testimonianze dalla Siria, una sezione dedicata alle donne proprio nell’anno del #MeToo, un reportage dimenticato di Enzo Biagi: sono alcuni degli appuntamenti imperdibili di Le Voci dell’Inchiesta, il festival che scandaglia i temi caldi della nostra contemporaneità raccontati dai migliori documentari internazionali in anteprima, ma anche workshop e cortometraggi in VR, a Pordenone dall’11 al 15 aprile. 

E si comincia proprio l’11 aprile dal reportage dimenticato di Enzo BiagiJugend (1966), in cui il maestro intervista i giovani tedeschi del dopoguerra. Fu Biagi stesso a portarlo sotto braccio allo storico festival del cinema d’inchiesta “Premio dei Colli”, che ha conservato questo film dimenticato finora, quando ha deciso di donarlo proprio a Le Voci dell’Inchiesta, che lo riporta al pubblico con l’intervento di Loris Mazzetti, storico collaboratore e amico di Biagi.

Alla Siria sono dedicati il documentario Aleppo’s Fall di Nizam Najar, che fotografa la distruzione della città simbolo di questo orribile conflitto, accompagnato da un ospite che ha vissuto sulla sua pelle il dramma della guerra: Domenico Quirico, il giornalista di La Stampa che nel 2013 fu rapito e tenuto prigioniero per cinque mesi in Siria. A questa terrà martoriata verrà dedicata anche la serata di chiusura, col film Radio Kobanî di Reber Dosky e il concerto esclusivo del musicista curdo Diyar Üren Mehrovî, accompagnato da i Cantalicunti.

Aleppo's Fall
Aleppo’s Fall

In programma a Le Voci dell’Inchiesta anche tante opere che portano al documentario uno sguardo femminile, come la pluripremiata Julia Bacha che con il suo Naila and the Uprising crea un avvincente ritratto dell’attivista palestinese Naila Ayesh, o della giovane Bernadett Tuza-Ritter, che proprio grazie al suo film A Woman Captured ha dato il coraggio necessario alla protagonista, una donna ungherese di 52 anni, di liberarsi dalla condizione di schiava in cui versava da oltre dieci anni. E poi ancora un gruppo di titoli centrati sulla storia della bomba atomica come Command and Control, l’incredibile film di Robert Kenner del 2016 che ricostruisce magnificamente lo sventato e sconosciuto incidente atomico che nel 1980 minacciò l’Arkansas, o Crossroads di Bruce Conner (1976), su una serie di test nucleari americani condotti al largo dell’Atollo di Bikini nel 1946, filmati da più di settecento cineprese e cinquecento operatori.

Due le retrospettive: “Due o tre cose che (forse non) so del ’68”, una selezione di corti documentari che raccontano le diverse rivoluzioni culturali e sociali del ’68 in tutto il mondo, e “Luigi Nono e il cinema”, centrata sulle musiche scritte dal grande compositore veneziano per il documentario.

Dina
Dina

Tra gli ospiti annunciati Amedeo Ricucci, inviato di guerra che dal 1993 copre i più importanti conflitti nel mondo, dalla Somalia alla Siria, che riceverà il premio “Il coraggio delle immagini”, Giulia Bosetti, giornalista di “Presadiretta” che ha firmato uno dei più esaustivi reportage sulle molestie in Italia, in particolare nei luoghi di lavoro, e lo psicoterapeuta e sessuologo Fabrizio Quattrini (già consulente per Sex Therapy di Cielo) che accompagnerà il documentario Ask the Sexpert di Vaishali Sinha.

I film in concorso saranno valutati dal pubblico e da una giuria specializzata composta dal presidente Italo Moscati, Fabio Francione e Antonio Bellia. Le Voci dell’Inchiesta è promosso da Cinemazero con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e la partecipazione del Comune di Pordenone.