Filippo Scotti a Sanremo, il dialogo con Mengoni contro gli haters

Il giovane attore di È stata la mano di Dio è salito sul palco dell'Ariston per lanciare un messaggio di sprono alla comprensione e alla solidarietà

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A salire sul palco dell’Ariston come ospite della serata finale del Festival di Sanremo c’è stato anche il giovane Filippo Scotti. L’attore protagonista di È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino ha dialogato insieme a Marco Mengoni, con il quale ha voluto condividere un messaggio rivolto agli haters, i cosiddetti odiatori del web. “Una tastiera può essere un’arma, e va usata con umanità, sempre”.

Dopo aver letto una serie di tweet di insulti mano a mano sempre più pungenti e pesanti, i due hanno ricordato gli articoli della Costituzione 3 e 21. «Il primo è per le pari dignità per tutti, il secondo è per la libertà di parola – ha spiegato Mengoni -. E non è un discorso politico. Non che ci sia censura, ma vedo tanta libertà di parola e nessun limite».

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Al giovane Scotti, poi, l’incarico di leggere una poesia, una vera e propria ode alla comprensione, alla generosità e alla solidarietà, del poeta Franco Arminio intitolata “A un certo punto”.

Mi sono emozionato quando l’abbiamo provata la prima volta – dice Scotti – questo testo ha a che fare con il calmare i toni, con l’accogliere con delicatezza l’altro. Il mondo è talmente pregno di cose… siamo tutti qualcosa di unico. Come ha detto Drusilla, siamo tutti unici, e nell’unicità è difficile comprendersi, ma bisogna provarci“.

L’attore ritiene che il successo del Festival racconti la necessità di condivisione, di ricominciare, di unione: “Siamo animali sociali che sono stati messi a dura prova, abbiamo bisogno del contatto.

Questo il testo completo della poesia

“A un certo punto

devi capire

che il dolore che hai subito

non lo devi subire

all’infinito.

Mettiti in vacanza,

la povera vita adulta

non può pagare a oltranza

i debiti dell’infanzia.

Dichiara finite le tue colpe,

scontata la pena.

D’ora in poi ogni giornata

sarà come prima

ma dentro di te

più netta e vera, più limpida

e sincera.

Tu devi solo la più grande dolcezza possibile

a chi verrà e a chi andrà via.

È festa nel tuo cuore,

festeggia in qualche modo

il cuore degli altri”.