Finalmente l’alba, a Venenzia 80 il regista Saverio Costanzo parla della sua Giulietta Masina (video)

Il film con Lily James e Willem Dafoe sarà in sala  dal 14 dicembre con 01 Distribution

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Rebecca Antonaci e Saverio Costanzo

L’idea iniziale era quella di raccontare chi era Wilma Montesi, la ragazza uccisa nell’aprile del 1953, ma il regista e sceneggiatore Saverio Costanzo per Finalmente l’alba, presentato in concorso alla 80ma Mostra del Cinema di Venezia, ha scelto un’altra strada. È nato così un film che riporta sul grande schermo gli anni ’50, quelli della dolce vita, ma anche della ricostruzione sulle ferite lasciate dalla Seconda guerra mondiale, attraverso lo sguardo limpido e luminoso della giovane protagonista esordiente, Rebecca Antonaci, novella Giuletta Masina dei nostri giorni, affiancata da Lily James (Downton Abbey, Ella), Joe Keery (Stranger Things), Alba Rohrwacher e Willem Dafoe.

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Una storia fatta anche di cinema e composta da frammenti ispirati a tanti film di grandi autori, da Fellini a Sorrentino, ma senza nostalgia. Finalmente l’alba è, secondo Costanzo, un film che parla anche del cinema di oggi a cominciare dalla protagonista, Mimosa, ispirata a Giulietta Masina che per il regista rappresenta un’idea di femminilità “sofisticata, buffa, imprevedibile, non convenzionale” che, rispetto alle dive dell’epoca, è come “una boccata d’aria fresca”.

Finalmente l’alba, sinossi

Nella Roma del 1953, la notte prima dell’omicidio Montesi, a Cinecittà si stanno per concludere le riprese di un film peplum ambientato nell’antico Egitto. Mimosa (Antonaci), ragazza romana nata in una famiglia umile che desidera vederla sposata al più presto, si presenta negli studi di Cinecittà per ottenere un ruolo come comparsa nel film in cui recita la splendida diva di Hollywood Josephine Esperanto (James) affiancata dall’affascinante Sean Lockwood (Keery). Rufus Priori (Dafoe), gallerista americano amico di Josephine, condurrà l’improbabile gruppo in una notte sfrenata e dai risvolti imprevedibili.

Il film è dedicato a suo padre Maurizio Costanzo, recentemente scomparso, a cui semplicemente il regista ha voluto rendere un omaggio che riteneva doveroso. È ambientato in un’epoca tanto memorabile quanto inquieta, meticolosamente ricostruita nelle scenografie e nei costumi realizzati con un altissimo budget. L’obiettivo di Costanzo era però restituire  un mondo iconografico attraverso il quale personaggi e spettatori potessero entrare in una storia di un’altra epoca, ma anche in un sogno dei giorni nostri.

I personaggi

Un cast internazionali è stato impiegato nel film in cui grandi nomi come James e Dafoe hanno scelto con professionalità di affiancare la giovane esordiente protagonista Antonaci che ha caratterizzato la storia grazie al fascino del suo sguardo semplice, ma anche intenso e profondo. Con loro Costanzo ha costruito un racconto anche sul mestiere dell’attore, che richiede coraggio oltre che arte, in un mondo, quello del cinema, in cui i veri personaggi negativi fanno parte solo del contorno.

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Guarda qui l’intervento di Saverio Costanzo e Rebecca Antonaci alla Mostra del Cinema di Venezia per Finalmente l’laba