Gonzo Girl, Patricia Arquette: «Non volevo creare una caricatura di Hunter S. Thompson»

Si è tenuta oggi alla Festa del Cinema di Roma la conferenza stampa del film

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Si è tenuta oggi la conferenza stampa di Gonzo Girl, film che segna l’esordio alla regia di Patricia Arquette. La pellicola è ispirata all’omonimo romanzo autobiografico di Cheryl Della Pietra in cui la scrittrice racconta la sua folle esperienza come assistente di Hunter S. Thompson (l’autore da Paura e disgusto a Las Vegas), il padre del cosiddetto “gonzo journalism”, stile che combina elementi di giornalismo convenzionale, impressioni personali e artifici narrativi. Protagonisti di Gonzo Girl sono Willem Dafoe e Camila Morrone.

Patricia Arquette in conferenza ai giornalisti ha raccontato come è nato il film e le sue emozioni per essere per prima volta dietro la macchina da presa:

«Tom, il nostro produttore, è venuto da me portandomi tutto il materiale e mi è sembrato subito molto interessante. Mi è sempre piaciuto Hunter S. Thompson, sopratutto la sua scrittura, e per me è stato anche una fonte di ispirazione. Il film è tratto dal romanzo anche se in sceneggiatura ho cambiato delle cose: non volevo creare una caricatura ma volevo essere più libera di andare più in profondità. Mi interessavano molto alcuni aspetti degli anni 90: il blocco dello scrittore, la figura di un’assistente, imparare la propria arte da qualcun altro e anche il rapporto di tra due persone che sono nate in periodi diversi ma che stanno entrambi crescendo. A volte penso che la vita abbia a che fare con la crescita, ed è stata un’esperienza che mi ha reso molto umile. Fare la regia che mi ha sempre interessato ma non sono stata coinvolta anche se mi è sempre piaciuto di più recitare». 

Willem Dafoe ha parlato invece della sua interpretazione:

«Quello che mi ha attirato maggiormente del mio personaggio è il suo mondo, il rapporto con le varie donne e sopratutto il fatto che è un artista bloccato. Egli ha una certa celebrità ma non sa come andare avanti. Come dice Patricia non volevamo realizzare una caricatura, non è un film che riguarda interamente Thompson ma è il viaggio di questa ragazza, interpretata da Camila Morrone e del rapporto tra di loro. Se avessimo fatto un’imitazione avremmo dovuto fare un resoconto su di lui: avevamo bisogno di allontanarci per avvicinarsi al suo spirito»