Era a Piazza Vittorio a Roma ieri sera Sydney Sibilia al termine della proiezione del suo ultimo film, Mixed by Erry, nell’ambito della rassegna Notti di Cinema a Piazza Vittorio. Durante un’amichevole conversazione moderata da Massimo Righetti, responsabile eventi speciali per Anec Lazio, con un pubblico che ha accolto con grande calore il suo film, il regista e sceneggiatore della famosa saga Smetto quando voglio ha parlato del suo prossimo lavoro già annunciato e fortemente atteso, la serie televisiva sulla storia degli 883.
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Due volte Nastro d’argento alla Migliore commedia nel 2021 per L’incredibile storia dell’Isola delle Rose e nel 2023 Mixed by Erry e già Ciak d’oro nel 2014 per Smetto quando voglio, Sibilia è ora impegnato nell’impresa per lui nuova della serialità televisiva. “L’impostazione del lavoro è molto diversa rispetto a quella di un film – ha detto il regista e sceneggiatore –, ma mi tranquillizza che si tratta di un racconto che si conclude. Io dirigo due puntate, per il resto ci sono Alice Filippi e Francesco Ebbasta. Il lavoro come show runner per me è completamente nuovo, ma molto bello”.
Hanno ucciso l’Uomo Ragno la serie
La serie, che andrà in onda su Sky, è divisa in due stagioni, una per ognuno dei primi due album degli 883. La prima sarà dedicata alla nascita del duo e sarà incentrata sul successo “Hanno ucciso l’Uomo Ragno”, mentre la seconda si concentrerà sull’album successivo “Nord sud ovest est”.
“È una storia vera, quella di due ragazzi e di come con la loro straordinaria avventura hanno cambiato la musica italiana – spiega il regista ad un pubblico già in attesa – Di fatto dietro gli 883 c’è una storia straordinaria di amicizia e di riscatto, di due ragazzi che non erano destinati ad avere successo e invece lo hanno raggiungono ed è bello da raccontare”.
La passione per la musica anni ’90
Dopo il successo di Mixed by Erry, Sibilia torna ad un’altra storia di musica e commenta: “Forse avrebbero dovuto farmi studiare chitarra da quando ero piccolo. Non so suonare niente, ma mi piace moltissimo la musica in particolare quella degli anni ’80 e ‘90”.
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E proprio sulla sua passione per la musica di quell’epoca, Sibilia aggiunge: “Quel periodo mi si è impiantato nell’ipotalamo, è la musica della mia adolescenza ed è fonte di grande ispirazione”. Un’ispirazione che nasce da ciò che lo circonda, racconta ancora il regista, il quale si diverte a testare le storie che lo colpiscono condividendole con gli amici a cena finché non diventano il giusto materiale per i suoi film. “I miei amici sono disperati infatti, non vogliono più venire a cena con me!” scherza Sibilia.
Le riprese
Le riprese di Hanno ucciso l’uomo ragno si sono svolte a Pavia e stanno proseguendo ora a Roma per poi continuare in giro per i parchi acquatici italiani. “Mi sto divertendo tanto” dice il regista, che spiega anche che la storia in realtà stava già tutta scritta nelle canzoni degli 883, “abbiamo preso le canzoni, le abbiamo sbobinate e abbiamo fatto otto puntate per Sky”.
Al termine delle riprese della serie, Sydney Sibilia tronerà al lavoro su un nuovo film su cui sta riflettendo in questo periodo.