Happy Holidays, la recensione dell’attualissimo film palestinese

Dal quasi Oscar Scandar Copti uno sguardo diverso sulla vita in Israele

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Happy Holidays

Vincitore del Premio Orizzonti per la Miglior Sceneggiatura alla 81ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e premiato da Luca Guadagnino come Miglior Film al Marrakesh International Film Festival 2024, Happy Holidays dal 3 luglio al cinema, distribuito da Fandango – segna il ritorno alla regia di Scandar Copti, che ha impiegato cinque anni per completarlo, lavorando con un cast di attori non professionisti. Un film intricato e coinvolgente, che mette in discussione confini e pregiudizi, offrendo uno sguardo potente e umano sulla complessità della convivenza di due famiglie e, in generale, di palestinesi ed ebrei in Israele.

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IL FATTO

Rami, un palestinese di Haifa, è alle prese con la fidanzata ebrea che ha cambiato idea sull’aborto deciso insieme. Sua madre, Hanan, in difficoltà economiche, cerca di ottenere il rimborso dall’assicurazione per un incidente che ha coinvolto la figlia Fifi. Miri, madre israeliana, si confronta con la depressione della figlia adolescente e cerca di aiutare la sorella, incinta di Rami. Fifi si dibatte con i sensi di colpa nel nascondere un segreto che mette a repentaglio la reputazione della sua famiglia.

Happy Holidays

L’OPINIONE

Opera seconda del regista palestinese Scandar Copti, Happy Holidays, premiato per la sceneggiatura nella sezione Orizzonti a Venezia 81, trasforma due famiglie di Haifa nel microcosmo attraverso il quale osservare, da diversi punti di vista, le tensioni tra israeliani e palestinesi. Un prezioso invito a liberarsi da rigide regole sociali, religiose, politiche e ideologiche capaci di accendere feroci conflitti sia tra le mura domestiche che in territori martoriati da guerre senza fine.

Conflitti che colpiscono in primo luogo le donne, vittime di una violenta moralità patriarcale, ma anche coloro che finiscono stritolati tra le contraddizioni di una società incapace di dialogo, dove anche le cosiddette comfort zone si trasformano in luoghi di minaccia. Ambientando non a caso la storia durante una festa ebraica che impone a tutte le famiglie di riunirsi, Copti mostra come le scelte di una singola persona influenzino un’intera comunità assoggettata alle stesse regole dettate da una moralità oppressiva, che per proteggere l’appartenenza a un gruppo soffoca il diritto all’individualità.

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Il film di esordio di Copti, realizzato con Yaron Shani, Ajami, dal nome del quartiere di Jaffa teatro di duri scontri tra israeliani e palestinesi.

 

RASSEGNA PANORAMICA
VOTO
happy-holidays-la-recensione-dellattualissimo-film-palestineseYin ‘ad ‘alēkom, Qatar/Palestina, 2024. Regia e sceneggiatura: Scandar Copti. Con: Kousi Orfahli, Manar Shehab, Wafaa Aoun, Merav Mamorsky, Toufic Danial. Distribuzione: Fandango. Durata: 2h. Uscita: 3 luglio 2025