Da Riz Ahmed a Tarantino e Jamie Lee Curtis, le star tra Palestina e Israele

Foto cancellate, accuse e dichiarazioni, anche lo show biz si divide

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Riz Ahmed

Dallo scorso 7 ottobre l’attenzione di tutto il mondo è concentrata sulla striscia di Gaza, su quando sta accadendo tra Israele e Palestina dopo il drammatico attacco di Hamas definito “operazione alluvione Al-Aqsa” e con l’avvio della “operazione Spade di Ferro” e di una guerra sulla quale in molti continuano a dire la propria, anche nel mondo del cinema. Tra i post (poi eliminati) di Jamie Lee Curtis e Justin Bieber e la dichiarazione di Kim Kardashian o la foto a sorpresa di Quentin Tarantino con le truppe al fronte, l‘ultima voce ad alzarsi in merito è quella di Riz Ahmed, protagonista del prossimo Fingernails – Una diagnosi d’amore su Apple TV+ dal 3 novembre.

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È un’appello all’umanità, di tutti, quello che fa l’attore nel chiedere la fine del “bombardamento indiscriminato dei civili di Gaza” e della privazione di cibo, acqua ed elettricità alla quale sono sottoposti i palestinesi, sfollati dalle proprie case, “crimini di guerra moralmente indifendibili” secondo quanto si legge.

Una “sofferenza che non può essere ignorata” e che segue quanto di “orribile e sbagliato” è accaduto in Israele e continua ad accadere oggi.

 

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A rispondere idealmente all’interprete di Sound of Metal, Rogue One e Jason Bourne è il Will Byers di Stranger Things, Noah Schnapp, in tendenza per il lapidario “O stai con Israele o stai con il terrorismo” pubblicato su Instagram. “Come ebreo americano, ho paura. Ho paura per i miei fratelli e sorelle in Israele, che sono stati attaccati insensatamente da Hamas. Ho davvero il cuore spezzato nel vedere i brutali omicidi di bambini, donne e soldati innocenti che lottano per difendersi“, scrive sottolineando però anche come Hamas non rappresenti tutti i palestinesi, chiedendo la pace da entrambe le parti e tornando a fare un appello al concetto di Umanità.

 

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Come lui Quentin Tarantino, sposato alla cantante di Ramat HaSharon Daniela Pick con la quale vive tra Los Angeles e Tel Aviv da qualche tempo, pronto ad abbandonare la tastiera per andare portare il suo sostegno ai soldati, come si vede nella foto pubblicata dall’account twitter @IsraelWarRoom dove lo si vede in posa davanti a un elicottero tra i militari israeliani.

Per il primo, come per gli altri due, sono state molte e accese – inevitabilmente – le reazioni dei follower, ovviamente di segno completamente opposto. Ma al netto delle diverse posizioni, più interessanti sono state le considerazioni, per quanto polemiche, degli account @official_lady_bunny e @kthalps ai quali dobbiamo la pubblicazione del post di Jamie Lee Curtis che – a quanto pare – come Justin Bieber (che aveva accompagnato un invito a “pregare per Israele” alle immagini di una città distrutta, ma della striscia di Gaza) aveva pubblicato un post confondendo le vittime palestinesi con quelle israeliane e finendo per cancellarlo invece che correggere l’errore, come richiestole nei commenti.

 

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Con Jamie Lee Curtis, subito dopo l’attacco di Hamas, erano stati circa 700 i firmatari di una lettera aperta in sostegno di Israele. Nomi importanti come quelli di Gal Gadot, Chris Pine, Mark Hamill, Jerry Seinfeld, Amy Schumer o Mayim Bialik. Un fronte molto ampio al quale va sicuramente aggiunta Kim Kardashian, come detto, che da armena si dice molto sensibile alla questione e pur dedicando un pensiero ai suoi “Jewish friends” non manca di invitare alla compassione per le tante vittime innocenti che rischiano di continuare a fare le spese della situazione.

 

 

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