Helen Mirren rompe il silenzio su Golda Meir e il suo casting nel film

L'attrice premio Oscar ha affrontato la questione in una nuova intervista al Daily Mail

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Helen Mirren ha interpretato il primo ministro israeliano Golda Meir nell’ancora inedito biopic Golda, le cui riprese si sono concluse lo scorso dicembre. La scelta di affidare alla Mirren tale ruolo aveva scatenato qualche polemica su ciò che è stato definito “jewface”, secondo le quali sarebbe stato preferibile scegliere una donna di origini ebraiche. 

L’attrice Maureen Lipman (Il pianista), ad esempio, si era detta contraria al casting “perché l’ebraicità del personaggio è fondamentale” e che come la “razza, il credo o il genere del personaggio guidano o definiscono la rappresentazione, anche l’etnia corretta dovrebbe essere una priorità”.

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Da Helen Mirren non era giunta alcuna risposta, fino ad ora. L’attrice premio Oscar ha commentato la discussione in un’intervista con Baz Bamigboye del Daily Mail: “Era certamente un quesito che mi sono posta anche io, prima di accettare il ruolo. La Meir è una persona molto importante nella storia israeliana“, ha continuato la Mirren. “Al regista [Guy Nattiv] ho detto detto, ‘Guarda Guy, non sono ebrea e se vuoi pensarci, magari decidere di andare in una direzione diversa, nessun rancore. Capirò assolutamente“. Ma lui voleva fortemente che io interpretassi il ruolo, quindi siamo andati avanti “.

“Credo che sia una discussione che vada fatta, è assolutamente legittima. Ma se qualcuno che non è ebreo non può interpretare un ebreo, qualcuno che è ebreo può interpretare qualcuno che non è ebreo?”

Helen Mirren in “Golda”

Una riflessione che si potrebbe allargare anche ad altre circostanze, come per gli attori omosessuali: “So che attori come Ian McKellen avrebbero un grosso problema se fosse così – ha detto la Mirren a Bamigboye – Perché cosa succede se sei un attore gay? Non dovresti essere in grado di interpretare ruoli etero? Davvero vogliamo percorrere una strada di questo tipo?”.

L’intervista con Bamigboye si è poi allargata alle difficoltà del casting perfetto: “C’è tanta ingiustizia nella mia professione“, ha ammesso la Mirren. “Se ci sono attori disabili, ad esempio, che sono bravissimi ma hanno avuto solo poche opportunità di mettersi in mostra ed esce fuori un ruolo meraviglioso sulla disabilità, lui o lei dovrebbero avere quel ruolo”.

Infine, si è rivolta direttamente a Maureen Lipman: “Rispetto molto Maureen, mi piace tantissimo come attrice. Mi piacerebbe imbattermi in lei, così da sederci davanti una tazza di tè e parlarne”. E conclude: “La mia unica vera paura, comunque, è risultare davvero pessima come Golda… in quel caso, sarei fritta!”.