Il regista di Black Panther, Ryan Coogler, scambiato per un rapinatore di banche

Ryan Coogler arrestato ad Atlanta nel periodo in cui effettuava le riprese del sequel di Black Panther, Black Panther: Wakanda Forever

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Ryan Coogler

Uno dei registi più promettenti di Hollywood, Ryan Coogler, che ha diretto Balck Panther, è stato arrestato dalla polizia ad Atlanta lo scorso gennaio dopo essere stato scambiato per un rapinatore in una delle sedi della Bank of America.

Questa situazione non sarebbe mai dovuta accadere – ha detto Coogler -. Tuttavia, la Bank of America ha lavorato con me, ha affrontato la cosa con mia soddisfazione e siamo andati avanti“.

Secondo i magazine che per primi hanno riportato la notizia (TMZ e Variety), Coogler, attualmente impegnato nelle riprese del sequel di Black Panther, Black Panther: Wakanda Forever, ad Atlanta in Georgia, è stato arrestato dopo essersi recato alla Bank of America per effettuare una transazione. Il regista 35enne indossava un cappello, occhiali da sole e mascherina, è andato allo sportello e ha consegnato al cassiere una ricevuta di prelievo con una nota scritta sul retro che diceva: “Vorrei ritirare $ 12.000 contanti dal mio conto corrente. Per favore, fai il conteggio dei soldi da qualche altra parte. Vorrei essere discreto“.

La cassiera, però, ha interpretato erroneamente la situazione come un tentativo di rapina e ha fatto scattare l’allarme sul sistema bancario. Ha quindi informato il suo capo e insieme hanno chiamato la polizia.

Secondo quanto si legge, le autorità che sono arrivate sulla scena hanno arrestato le due persone a bordo del SUV che stavano aspettando Coogler fuori dalla banca e hanno messo in manette il regista.

Un portavoce della Bank of America ha dichiarato: “Siamo profondamente dispiaciuti che si sia verificato questo incidente. Non sarebbe mai dovuto accadere e ci siamo scusati con il signor Coogler”.

L’uscita del film in cui è impegnato Coogler, Black Panther: Wakanda Forever, è prevista per novembre.

Con il movimento Black Lives Matter del 2020, sorto in seguito all’omicidio di George Floyd a Minneapolis per mano della polizia, c’è stato un crescente controllo degli episodi di razzismo in molti settori a Hollywood. Il movimento ha anche incoraggiato le persone di colore nel settore a parlare delle loro esperienze.