Stardust, l’inizio del viaggio di David Bowie

Il film sulle origine della rockstar, arriva direttamente in video on demand su IWONDERFULL

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Cinema e rock, un connubio che negli ultimi anni prolifico e fortunato. Il finale di Bohemian Rhapsody è nei cuori degli orfani di Freddie Mercury. Rocketman, biografia di Elton John, non ha avuto eguale fortuna, ingiustamente. Adesso è il momento di David Bowie, colto in Stardust – David prima di Bowie, film diretto dal britannico Gabriel Range, in uno dei momenti fondamentali della sua carriera, il passaggio da giovane cantante con la chitarra a divinità del rock caduta sulla Terra. Il momento in cui David Robert Jones si trasforma in Ziggy Stardust.

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Dopo essere rimasto a lungo nel cassetto, il film arriva dall’8 gennaio, giorno del compleanno di Bowie e in occasione del sesto anniversario della morte (il 10 gennaio 2016)in esclusiva su IWONDERFULL, la piattaforma streaming di I Wonder Pictures.

1971: David Bowie ha 24 anni

Va negli Stati Uniti per la promozione dell’album The Man Who Sold the World. Il disco in Europa fu un buon successo, in America il cantante era praticamente sconosciuto. Bowie parte così insieme a un publicist della sua casa discografica per un tour promozionale che si trasformerà in un viaggio alla scoperta di se stesso.

«David Bowie è stato una delle più grandi star della storia del rock» ci ha detto il regista alla Festa del cinema di Roma 2020, dove il film è stato presentato in anteprima.

«Mi interessava raccontare quel momento della sua vita e della sua carriera quando era invece un artista insicuro, senza una direzione, ossessionato dall’idea di essere schizofrenico come il suo fratellastro Terry».

Stardust racconta questo momento di confusione

Che avrebbe poi rappresentato il punto di svolta della carriera di Bowie. «Oggi diventare famosi è relativamente semplice e rapido quanto essere dimenticati» continua Range.

«Bowie è immortale perché ha lavorato duramente per raggiungere i suoi obiettivi, reinventandosi continuamente. La sua prima trasformazione è stata straordinaria anche per la velocità con cui è avvenuta. Il viaggio del film è del febbraio 1971, esattamente un anno dopo esordì dal vivo il personaggio Ziggy Stardust».

Nel mentre aveva anche pubblicato Hunky Dory e finito di incidere The Rise and Fall of Ziggy Stardust, tanto per essere precisi.

A vestire i panni del giovane Bowie troviamo l’attore e musicista sudafricano Johnny Flynn, protagonista della serie Netflix Lovesick e che prossimamente vedremo al fianco di Colin Firth ne L’arma dell’inganno.

Il publicist Ron Oberman è interpretato da Marc Maron, anche lui noto al pubblico di Netflix per il ruolo dell’impresario delle wrestler di GLOW, nonché grande stand up comedian americano.

«Il film è stato girato in sedici giorni» ci confessa Gabriel Range «quando hai così poco tempo a disposizione è fondamentale avere degli attori che entrino subito in sintonia. Per fortuna è stato così».

Nel caso di Flynn, la sua carriera di folk singer ha ulteriormente aiutato. «Sicuramente per Gabriel è stato più semplice avere un attore che potesse suonare e cantare senza problemi» ci ha raccontato l’attore.

«Mi sono sentito subito in sintonia con la fragilità di un giovane artista che sta ancora cercando la sua voce e che sente l’esigenza di esprimere la sua creatività, costruendo l’esoscheletro della sua arte. Ho amato molto quest’esperienza e ho cercato di non essere accondiscendente con il personaggio, ma di creare una persona vera».

Il cast di Stardust è completato da Jena Malone, nei panni dell’allora moglie di Bowie, Mary Angela Barnett (madre di Duncan Jones, regista di Moon e Source Code).