Io Capitano, dal Leoncino d’Oro al Pasinetti tanti i premi collaterali

In attesa del Leone d'Oro cresce l'apprezzamento per il film di Matteo Garrone

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Io capitano

È sicuramente stato una delle sorprese più belle ed emozionanti di questa 80. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, per la potenza delle immagini e l’intensità della storia raccontata, elementi che in molti hanno visto nell’Io Capitano di Matteo Garrone, al momento il più apprezzato al Lido, dove il film sta facendo incetta di premi. Per ora ‘Collaterali‘, in attesa della premiazione della giuria che assegnerà il Leone d’Oro. Dal Premio Francesco Pasinetti dei Giornalisti Cinematografici (SNGCI) al Green Drop Award, dal Premio Civitas al Leoncino d’Oro, in tanti sono rimasti toccati dall’Odissea del giovane Seydou. Un termine che ricorre in molte delle motivazioni ufficiali, come si vede di seguito.

In sala dal 7 settembre, il film conta anche sulla colonna sonora a firma di Andrea Farri edita da Sony Music Publishing, già disponibile in digitale.

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“Io Capitano è un film importante, di straordinaria potenza emotiva e visiva – si legge in quella del SNGCI, che ha scelto il film tra tutti quelli italiani alla Mostra e che consegnerà il Premio Pasinetti nei prossimi giorni, a Roma. – Racconto di formazione e insieme cronaca, anche intima, di un viaggio verso il sogno che diventa dramma e violenza, offre allo spettatore la visione di una realtà per la prima volta svelata dal cinema attraverso due protagonisti che conquistano per la purezza del loro sguardo. Il racconto in lingua originale aggiunge verità e continue emozioni in un film che fa riflettere e appassiona e che merita un’attenzione speciale anche per le difficoltà di integrare la macchina del cinema con la realtà nell’incontro con un mondo mai raccontato così da vicino“.

I premi collaterali vinti da Io Capitano di Matteo Garrone e le motivazioni:

 

LEONCINO D’ORO
istituito da AGISCUOLA e promosso da A.G.I.S., A.N.E.C. e David di Donatello – Accademia del Cinema Italiano, anche nella sua 35° edizione il premio è stato assegnato da un gruppo di giovani giurati provenienti da tutta Italia. Al film Il confine verde di Agnieszka Holland la giuria ha assegnato la Segnalazione Cinema For UNICEF, riconoscimento istituito dal Comitato Italiano per l’UNICEF presso la Mostra sin dal 1980.

“Un’odissea moderna che scuote nel profondo le coscienze. Una magistrale trasposizione in immagini di eventi di cui troppo spesso non abbiamo consapevolezza.
Per il coraggio di una regia che sa perseguire idee ambiziose nonostante le immense difficoltà, per la verità nell’interpretazione, per la potenza di un racconto a metà tra sogno e realtà, in grado di trasmettere un messaggio universale di resistenza e solidarietà”.

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GREEN DROP AWARD
istituito da Green Cross – l’organizzazione creata oltre trent’anni fa dal premio Nobel Mikhail Gorbaciov e introdotta in Italia da Rita Levi Montalcini, premia il film meglio interpreti i valori dell’ecologia e dello sviluppo sostenibile, con particolare attenzione alla conservazione del Pianeta e dei suoi ecosistemi per le generazioni future, agli stili di vita e alla cooperazione fra i popoli. In questa edizione, oltre al film di Garrone,  il riconoscimento è andato anche a Il confine verde e il docufilm Materia Viva.

“Non si tratta di un ex-aequo ma di due opere che la nostra giuria ha voluto considerare complementari e contigue. I due film trattano entrambi il tema dei processi migratori e ne delineano gli aspetti umani e politici, in relazione a contesti geoambientali molto differenti ma essi stessi complementari. Due vere Odissee contemporanee, narrate con efficacia drammatica e grande resa poetica, che rappresentano bene un momento storico dove le migrazioni umane sono un fenomeno umanitario ed ecologico, tragico segno della profonda crisi di identità e di valori della società contemporanea”. “Merito al direttore della Mostra di Venezia Barbera per aver messo in concorso questi due film che contribuiscono a rappresentare sia il lato crudele che quello solidaristico di un’umanità al bivio della storia futura”.

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PREMIO CIVITAS
il riconoscimento privilegia un’opera cinematografica che presenti storie ed esempi di coesione sociale tra generazioni e valorizzazione della persona anziana e/o disabile, ed è promosso da Civitas Foundation ETS, soggetto no profit presieduto da William Guerra.

“Per la capacità di accompagnare l’odissea dal Senegal all’Italia di Seydou e Moussa (Seydou Sarr e Moustapha Fall) senza abdicare alla speranza, esaltando il valore della solidarietà intergenerazionale e della coesione sociale. Matteo Garrone ritrova Pinocchio e ammonisce il pubblico sulla necessità di fratellanza universale: l’umanesimo come cifra poetica, indirizzo stilistico, imperativo morale”.

A Matteo Garrone verrà consegnata una esclusiva riproduzione in metallo della cittadella/civitas che San Terenzio, patrono del territorio in cui sorge la Civitas nelle Marche, tiene in mano nel dipinto custodito nel Duomo di Pesaro. La scelta di una cittadella, nucleo fondante di una comunità, richiama proprio i valori di socialità e coesione sociale intergenerazionale che ispirano i promotori di questa iniziativa anche nel loro quotidiano operare al servizio dei più fragili.