Con James Cameron abbiamo parlato del grande ritorno al cinema del suo Titanic, un cult che però proprio in questi giorni sembra esser stato superato dall’ultimo Avatar: La via dell’acqua nella classifica dei migliori incassi di sempre, secondo capitolo di un franchise che ci accompagnerà a lungo e dovrebbe continuare con il prossimo Avatar: The Seed Bearer. Un film dopo il quale il regista ha già in programma di prendersi una pausa dalla fantascientifica Pandora, per dedicarsi alla Seconda Guerra Mondiale e a quanto accaduto a Hiroshima nel 1945.
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Difficile non pensare all’Oppenheimer al quale sta lavorando Christopher Nolan, anche se stavolta il punto di partenza sarà il libro “The Last Train From Hiroshima: The Survivors Look Back” di Charles R. Pellegrino, da lui opzionato nel 2010. Fu allora che Cameron si assicurò i diritti della vicenda ambientata “nell’arco di due giorni” nella quale si intrecciano “resoconti di testimoni oculari di civili giapponesi e piloti americani che hanno vissuto in prima persona le esplosioni atomiche”, compreso il defunto Tsutomu Yamaguchi, l’unico sopravvissuto conosciuto del bombardamento di Hiroshima e di Nagasaki, intervistato dal regista.
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“Viviamo in un mondo più precario di quanto pensassimo, – ha dichiarato il regista al Los Angeles Times. – Penso che il film su Hiroshima sarebbe quanto mai attuale. Per ricordare alla gente cosa facciano realmente queste armi quando vengono usate contro obiettivi umani”.
James Cameron avrà 70 anni quando uscirà il terzo Avatar, e sarebbe una piacevole ‘distrazione’ poter assistere al suo The Last Train From Hiroshima prima dei già annunciati Avatar: The Tulkun Rider e Avatar: The Quest for Eywa.