Non si può certo definire un incontro memorabile quello avvenuto nel 2019 sul set di Knives Out tra Jamie Lee Curtis e Ana de Armas. A ricordarlo, a distanza di oltre tre anni, è la stessa Curtis, che ha ammesso, senza nascondere l’imbarazzo, di essersi presentata alla collega pensando che fosse del tutto nuova nell’ambiente e che fosse appena arrivata a Hollywood (quando in realtà, all’epoca di Knives Out, la futura interprete di Marylin aveva già all’attivo film come Blade Runner 2049, War Dogs e Knock Knock).
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«Ho pensato, e lo dico con vero imbarazzo, che fosse appena arrivata da Cuba – ha raccontato la Curtis alla rivista Elle. – Ho dato per scontato che fosse una giovane donna inesperta e poco sofisticata. Quel primo giorno, le chiedevo cose come: “Ah, quali sono i tuoi sogni?”».
Nonostante la gaffe, Jamie Lee ha ammesso di essere rimasta immediatamente colpita da lei, a tal punto da volerla subito presentare ai suoi figliocci, Maggie e Jake Gyllenhaal (che in realtà la de Armas conosceva già), e addirittura a Steven Spielberg per proporla come Maria nel suo West Side Story.
Oggi la Curtis ha solo belle parole da spendere nei confronti della collega: «Non è interessata al lusso come vi potrebbero far credere le pubblicità… È una persona curiosa, che si interessa delle cose, che fa un sacco di domande. Parlare con lei è un dare e ricevere».
Non appena ha scoperto che avrebbe interpretato Marylin Monroe nel biopic Blonde, Ana de Armas non si è lasciata sfuggire l’opportunità di mostrare qualche foto a Jamie Lee, il cui padre, Tony Curtis, tempo prima aveva condiviso lo schermo con la vera Monroe per il film A qualcuno piace caldo.
«Mi ha mostrato una foto di lei nei panni di Marilyn – ha raccontato ancora la Curtis – Mio padre ha recitato in “A qualcuno piace caldo” e ho molte foto di mio lui al fianco di Marilyn. Comunque Ana mi ha fatto vedere un paio di foto e un video di lei che si muoveva nello spazio senza audio. Era scioccante, mi sembrava di vedere la vera Marilyn».
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