La Disney potrebbe perdere i diritti esclusivi di Topolino tra due anni

Nel 2024, Topolino avrà compiuto 95 anni e la Disney dovrà attenersi alle leggi sul copyright

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Neanche nel più lontano dei multiversi potremmo immaginarci Topolino lontano da casa Disney, eppure la realtà (o meglio le leggi) parlano chiaro. Potrebbe effettivamente succedere. E perché mai vi chiederete voi?

Perché tra meno di due anni, nel 2024, il primo cortometraggio animato in cui Topolino fece la sua apparizione, lo storico Steamboat Willie del 1928, diventerà di pubblico dominio e la Disney non potrà più impedire ad altri artisti o aziende di utilizzare le sembianze del personaggio in base alle leggi statunitensi sul copyright.

Un problema che la Disney in realtà affronta (e supera) da diversi anni, ma pare che stavolta non ci siano troppe “magie” da poter fare: l’attuale legge prevede l’uso esclusivo di Topolino per un periodo di 95 anni dalla sua prima apparizione e, calcoli alla mano, il 1 gennaio del 2024 potrebbe infrangere tutti i sogni della major.

Il primo pericolo corso dalla Disney risale al 1976: i diritti di Mickey Mouse sarebbero dovuti scadere dopo 56 anni, ma all’epoca lo studio riuscì a scamparla, prorogando la scadenza del diritto di sfruttamento in esclusiva. Stessa cosa che successe nel 1998, l’altro anno in cui Topolino sarebbe potuto (e dovuto) diventare del popolo. Eppure, anche allora, la Disney riuscì a prolungare la scadenza, arrivando a 95 anni.

Non è un mistero che da anni la Disney stia esercitando forti pressioni per modificare le leggi sul copyright a vantaggio suo e di altre società che detengono diritti d’autore prossimi alla scadenza naturale, ma finora non sembra che siano in arrivo modifiche sostanziali.

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Lo abbiamo visto, d’altronde, con il caso Winnie the Pooh. All’inizio di quest’anno, per chi fosse rimasto poco aggiornato, il tenero orsacchiotto giallo nato dalla fantasia di A. A. Milse, è diventato infatti un personaggio di pubblico dominio, proprio come sta per accadere a Topolino. Il primo a cogliere la palla al balzo è stato il regista Rhys Waterfield che, subito dopo la scadenza dei diritti, ha deciso di usare l’immagine di Winnie per farne un horror super splatter: Winnie the Pooh: Blood and Honey. Chissà se nel 2024 non vedremo uno spin-off con Topolino…

Winnie the Pooh: Blood and Honey

Tuttavia, una precisazione è doverosa. Nonostante la scadenza del copyright, come sottolineato dal Direttore associato della Documentary Film Legal Clinic Daniel Mayeda in un recente articolo su The Guardian, ci sono comunque limitazioni che continueranno ad applicarsi. “Si potrà usare il personaggio di Topolino come è stato originariamente creato per creare storie varie oppure storie di Topolino con questo personaggio. Ma se lo fanno in un modo in cui la gente penserà alla Disney – il che è abbastanza probabile perché ha investito in questo personaggio per così tanto tempo – allora in teoria la Disney potrebbe dire che hanno violato il suo copyright”.

Fonte: Comicbook