L’imperatore Claudio (Baglioni) a Caracalla come in un film

L'artista ha aperto la stagione estiva del Teatro dell'Opera alle Terme di Caracalla

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Chissà cosa avrebbe pensato l’imperatore romano Caracalla nel vedere le sue spettacolari terme “invase”, dopo circa 1800 anni dalla sua costruzione, dagli appassionati del suo concittadino Claudio Baglioni, da Centocelle. Un’invasione durata oltre tre ore da parte di 4.500 fans e 123 accompagnatori sul palco: dodici ballerini, la band di Baglioni, l’orchestra Italiana del cinema, diretta da Danilo Minotti e il coro Giuseppe Verdi. Tutto sotto il controllo di Giuseppe Peparini, direttore artistico dell’evento. Il concerto di venerdì sera ha aperto la stagione estiva del teatro dell’Opera di Roma, apertura per la prima volta affidata a un cantante pop. Il tour Dodici note – Tutti su! prevede dodici serate romane fino al 19 giugno. Dopo Roma altre quattro tappe: il 15 e 16 luglio al teatro Greco di Siracusa e il 26 e 27 luglio all’arena di Verona.

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Baglioni, in grandissima forma, ha dominato “fisicamente” la scena superando tranquillamente la mezzanotte senza mai abbassare la tensione emotiva di un pubblico appassionato e protagonista soprattutto nel finale quando Claudio si è messo al pianoforte per un medley strappalacrime impregnato di passerotto non andare via, quella sua maglietta fina, accoccolati ad ascoltare il mare, avrai sorrisi sul tuo viso. A quel punto sono saltate le barriere e il palco è stato circondato da una rappresentanza di quella generazione che è cresciuta e si è innamorata con le sue canzoni. E si, perché come in ogni concerto dei big, alla fine vincono sempre i vecchi successi a 45 giri. Anche se ieri sera tra le trenta canzoni della scaletta c’erano anche new entry sempre di alto livello. Nessun accenno al momento storico che stiamo vivendo, ma una commovente versione di Ninna nanna alla guerra, vecchio cavallo di battaglia di Trilussa, vale sicuramente di più delle tante chiacchiere che abbiamo ascoltato in questi cupi mesi.

Chiusura di grande effetto con l’immortale Mille giorni di me e di te. E qualche testimone giura di aver visto Caracalla incamminarsi verso il suo palazzo imperiale canticchiando dai rifai quel letto su, stai sempre a dormire tu…

Di Andrea Balzanetti