Lo squalo, Ghostbusters e altri classici hanno divieti più rigidi

La mannaia della censura colpisce ancora

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Succede nel Regno Unito, dove d’altronde succedono un sacco di cose bizzarre negli ultimi anni. La commissione che si occupa di assegnare le indicazioni relative alla fruibilità del film a seconda dell’età, ovvero il classico “vietato ai minori di”, ha deciso di rimodulare le valutazioni di alcuni classici del passato, tra cui Lo squalo, Ghostbusters e altri film di grande successo e popolarità.

La ragione per cui il British Board of Film Classification ha preso questa decisione è presto detta. La commissione ha infatti ritenuto rivedere decisioni prese molti anni fa quando la sensibilità della società era diverso ed era quindi opportuno aggiornare quelle scelte per renderle attuali.

Chris Davies, uno dei responsabili del BBFC, ha dichiarato in merito a questi nuovi standard che “il nostro ruolo è quello di mantenersi al passo con i cambiamenti della società, assicurandoci che i nostri standard incontrino quello che i cittadini britannici si aspettano“.

Ma qui e nelle prossime pagine guardiamo nel dettaglio cosa è successo ad alcuni film che gli appassionati di grande cinema conoscono bene.

Lo squalo

Uno dei capolavori di Steven Spielberg, è passato da PG (Parental Guidance, ovvero la presenza di un adulto consigliata per i più giovani) a 12, che significa che tutti quelli sotto i 12 anni devono obbligatoriamente essere accompagnati da un adulto.

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La ragione è che le minacce e le mutilazioni mostrate in alcune scene necessitavano di una valutazione più ristretta e il 12A non esisteva nel 1975 quando il film passò per la prima volta in commissione censura.