Mary e lo spirito di mezzanotte, le parole di Enzo d’Alò regista de La gabbianella e il gatto

Dal 23 novembre al cinema con BiM Distribuzione

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Mary e lo spirito di mezzanotte

Enzo d’Alò ci porta in Irlanda con Mary e lo spirito di mezzanotte, un cartoon delicato e poetico tratto dal romanzo di Roddy Doyle, al cinema dal 23 novembre con BiM Distribuzione. Il filmè candidato agli EFA – European Film Awards nella categoria European Animated Feature Film.

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Dopo essere stato presentato alla scorsa Berlinale, la partecipazione a numerosi festival in tutto il mondo, tra cui il Chicago International Children’s Film Festival e l’anteprima nazionale del 4 novembre a Lucca Comics, il 23 novembre arriva finalmente nelle nostre sale Mary e lo spirito di mezzanotte, con BiM Distribuzione, prima di partecipare agli EFA il 9 dicembre. Il film è il nuovo lungometraggio animato diretto da Enzo d’Alò, il cartoonist che ha firmato opere chiave come La gabbianella e il gatto (1998) e Pinocchio (2012).

Tratto dal romanzo La Gita di Mezzanotte (2011, Guanda) di Roddy Doyle (autore del cult The Commitments), il film è una produzione internazionale durata 5 anni di lavorazione, con oltre 300 artisti e un cast stellare di disegnatori, musicisti e voci. Mary e lo spirito di mezzanotte racconta una storia contemporanea dal design moderno di Peter De Sève (L’Era Glaciale, Mulan, Alla ricerca di Nemo), sostenuta dalla raffinata colonna sonora di David Rhodes (chitarrista di Peter Gabriel e già autore del soundtrack di La Gabbianella e il Gatto), mentre l’interpretazione italiana delle canzoni è di Matilda De Angelis.

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Mary e lo spirito di mezzanotte, trama

Ambientato in un’Irlanda con la natura in pieno rigoglio estivo, il cartoon racconta la storia dell’undicenne Mary, che vuole diventare una grande chef. Sua nonna Emer, con cui ha un rapporto speciale, la incoraggia a realizzare il suo sogno, ma ci saranno diversi ostacoli da affrontare.

Enzo d’Alò ci racconta la genesi del cartoon

Il film comincia con un volo di gabbiani, è un richiamo a La gabbianella e il gatto? Forse inconsciamente, perché ho sempre sognato di volare e in Irlanda di gabbiani ce ne sono davvero tanti. Quanto tempo avete passato lì?

Ho incontrato Roddy Doyle la prima volta nel 2014, poi quando la produzione è iniziata i sopralluoghi per documentarci sull’ambientazione sono durati quattro mesi”.

La sua cinematografia è da sempre legata alla letteratura, com’è andata la collaborazione con Doyle?

Quando si lavora sul testo di un autore vivente è necessario mantenere uno stretto contatto con lui. La sceneggiatura l’ho scritta con Dave Ingham, poi ci siamo affidati a Roddy per essere sicuri di mantenere l’’irlandesità’ dei dialoghi originali. Lui è stato contento e nel film e ci ha anche concesso un cammeo vocale: noi l’abbiamo ritratto su una panchina nel parco dove sta passando Mary, così ha potuto incontrare il personaggio che aveva creato nel romanzo”.