Melissa Barrera dopo il licenziamento da Scream: «Continuerò a parlare, il silenzio non è un’opzione»

L'attrice ha ribadito su Instagram la sua posizione dopo il licenziamento dal settimo capitolo della saga horror

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Sono ore molto calde ad Hollywood a causa degli schieramenti, sempre più aperti, che gli attori stanno prendendo in merito alla guerra tra Israele e Hamas. Ieri la UTA (United Talent Agency) ha tagliato i ponti con una veterana di Hollywood, Susan Sarandon, per aver preso parte ad un comizio pro-palestinese e aver fatto del sarcasmo sulle paure degli ebrei. In maniera ancora più risonante, Spyglass ha licenziato l’attrice Melissa Barrera dal settimo capitolo di Scream (che non vedrà neppure Jenna Ortega) per alcuni commenti pro-Palestina definiti antisemiti e d’incitamento all’odio.

A poche ore dalla decisione, l’attrice si è rivolta nuovamente a Instagram per ribadire alcuni concetti e commentare la sua posizione. Questo il suo post:

Condanno l’antisemitismo e l’islamofobia. Condanno l’odio e i pregiudizi di qualsiasi tipo contro qualsiasi gruppo di persone. Come latina, messicana orgogliosa, sento la responsabilità di avere una piattaforma che mi permette il privilegio di essere ascoltata e quindi ho cercato di usarla per sensibilizzare l’opinione pubblica su questioni che mi stanno a cuore e per prestare la mia voce a chi ne ha bisogno. Ogni persona su questa terra – indipendentemente dalla religione, dalla razza, dall’etnia, dal genere, dall’orientamento sessuale o dallo status socio-economico – merita pari diritti umani, dignità e, naturalmente, libertà. Credo che un gruppo di persone non sia leadership e che nessun organo di governo debba essere al di sopra delle critiche.

Prego giorno e notte perché non ci siano più morti, perché non ci sia più violenza e perché ci sia una coesistenza pacifica. Continuerò a parlare per coloro che ne hanno più bisogno e continuerò a sostenere la pace e la sicurezza, i diritti umani e la libertà. Il silenzio non è un’opzione per me”.

 

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