Michael J. Fox è stato insignito del premio umanitario Jean Hersholt durante la 13ª edizione dei Governors Awards lo scorso 19 novembre a Los Angeles. L’attore di Ritorno al Futuro è stato accolto da una standing ovation e premiato dall’amico Woody Harrelson, che gli ha consegnato l’Oscar onorario per la sua instancabile attività nel procurare fondi per la ricerca di una cura contro il Parkinson.
Commosso e ironico come sempre («così mi fate tremare» dice al pubblico appena salito sul palco), Fox ha raccontato di quando ricevette la diagnosi della malattia a soli 29 anni e di come “la parte più difficile sia stata affrontare la certezza della diagnosi e l’incertezza della situazione”. Ha usato la canzone di Bruce Springsteen ‘No Surrender’ per descrivere la sua battaglia. “Questo – ha detto in riferimento al brano – è una sorta di inno personale per me”. Ha poi citato parti del testo, ‘No retreat, no surrender’.
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L’attore durante la consegna del premio si è rivolto al pubblico dicendo: “Sono così grato a tutte queste persone e ad altre migliaia che renderanno un mondo senza Parkinson, realtà. Non sono sicuro di essermi fatto comprendere appieno ma è con profonda umiltà che mi trovo qui davanti a voi e accetto la vostra gentilezza e la vostra approvazione quando in realtà lo sforzo è guidato da altri, che meritano questa attenzione”
Dal 2000, anno in cui ha fondato la Michael J. Fox Foundation for Parkinson’s Research, ha raccolto circa 1 miliardo di dollari per la ricerca, risultato sottolineato da Harrelson: “Questo ragazzo era un maestro della commedia. Ha trasformato una diagnosi agghiacciante in una missione coraggiosa. Michael J. Fox non ha mai chiesto il ruolo dell’avvocato del Parkinson, ma è la sua migliore interpretazione”.
Sul finale, Fox ha ringraziato sua moglie Tracy Pollan, 62 anni, per il suo “incrollabile sostegno” e l’ha invitata sul palco per concludere il discorso dicendo: “Non posso credere di essere rimasto qui per così tanto tempo, è un miracolo”.
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