Monica Bellucci: «Maria Callas era una donna prima ancora che una diva, ma sugli uomini ne so più di lei»

Monica Bellucci ha presentato alla Festa del Cinema di Roma il documentario su Maria Callas

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Monica Bellucci

Dopo The Girl in the Fountain, sulla vita straordinaria di Anita Ekberg, Monica Bellucci torna a vestire i panni di un’altra grande diva, Maria Callas, nel documentario diretto da Yannis Dimolitsas e tratto dallo spettacolo teatrale di Tom Volf. Maria Callas: lettere e memorie, presentato alla diciottesima edizione della Festa del Cinema di Roma nella sezione Storia del Cinema, raccoglie momenti dello spettacolo interpretato dall’attrice in teatro e materiale di archivio per ricostruire in che modo Monica Bellucci ha raccontato Maria Callas.

“Maria Callas è il simbolo di una donna che ha avuto il coraggio di seguire la sua passione e il suo cuore a dispetto di una società che vedeva la donna solo nella sua dimensione domestica”, Monca Bellucci.

Maria Callas: lettere e memorie, sinossi

Il film racconta il tour internazionale dal novembre 2019 al gennaio 2023 dello spettacolo teatrale “Maria Callas: Lettere e Memorie”, interpretato da Monica Bellucci. Un confronto tra due epoche, quella di oggi e quella di ieri e la sintonia tra due donne che, sebbene provenienti da ambiti diversi, sono accomunate dall’amore per l’arte. La vasta ricerca di materiale di archivio ci permette di fare un tuffo nel passato, quel passato da cui ancora oggi traiamo ispirazione, in una dimensione drammatica, a cuore aperto, insieme a delicatezza ed emozione.

Monica Bellucci e il teatro

Quando Tom Wolf mi ha proposto questa tournée teatrale avevo paura, non ero mai stata su un palcoscenico, ma quando ho letto le lettere e le memorie di Callas ho avuto l’impressione di poter toccare Maria. E dico Maria perché nello spettacolo si parla della donna fragile, vulnerabile e sensibile più che della grande diva, il grande soprano, e della sua storia con Onassis. Il teatro può far paura per il fatto che se sbagli non è possibile ripetere e per il rapporto diretto che si ha con il pubblico, ma proprio questo, così sincero e diretto, consente di vivere un’esperienza dolorosa ma forte, viva. Il rapporto con il teatro mi ha consentito di avvicinarmi molto a Maria Callas”.

La Callas di Bellucci

Nel documentario Maria Callas: lettere e memorie, Monica Bellucci è anche produttrice, oltre che interprete. “Sia nello spettacolo che con il documentario abbiamo voluto raccontare la parte più intima della donna che era Callas. Quando è stata distrutta la donna, è stata distrutta anche l’artista, perché la sua voce era legata alla sua anima. Molti pensano che il suo più grande dolore sia stata la storia con Onassis, ma forse il suo più grande dolore era non aver avuto una famiglia e dei figli e lei lo dice in molte interviste”.

Le dive

Ekberg, Callas, Bellucci, sono tutte e tre senza dubbio delle grandi dive, ma anche tre donne che rappresentano le sfide di genere della propria epoca, Monica però sa di avere una risorsa in più rispetto a loro. “Anita Ekberg e Maria Callas appartengono alla stessa epoca e sono in modo diverso due pioniere. Callas ha lottato per la sua libertà, ha cercato di essere indipendente in un momento storico in cui la donna aveva solo la dimensione domestica, così anche Anita. Non si somigliavano per niente, ma rappresentano un’epoca”.

Oggi è ancora difficile per una donna conciliare la propria professione con la famiglia, dobbiamo ancora trovare un equilibrio e non so quanto la società aiuti in questo senso. Anche se si stanno facendo dei passi avanti, c’è ancora una grande discriminazione per le donne nel mondo del lavoro”. Ma dal punto di vista sentimentale Bellucci ha le idee chiare e dice: “Callas non sapeva sul rapporto con gli uomini. Per quanto mi riguarda ne so un po’ di più”.