Giffoni 2019, BoomDaBash e un’insospettabile passione per It

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BoomDaBash

Sempre insieme come i quattro moschettieri, Biggie Bash (Angelo Rogoli), Payà (Paolo Pagano), Blazon (Angelo Cisternino) e Mr. Ketra (Fabio Clemente) dei BoomDaBash, preferiscono dividersi un piccolo divano che separarsi. Anche fuori dal palco hanno un ritmo tutto loro con cui si alternano nelle presentazioni e nelle risposte. Super ospiti musicali del Festival per ragazzi di Giffoni, hanno infiammato gli animi dei giovanissimi in questi giorni con un concerto ad ingresso libero che continua a confermarne l’appeal sui Millennial.

Il 2019 del gruppo che mescola reggae a dancehall continua a far ballare a tutto volume, come dimostra l’ultimo tormentone estivo con Alessandra Amoroso, Mambo salentino, già disco d’oro a tre settimane d’uscita. Nati a Mesagne, paesino in provincia di Lecce, sono arrivati alla ribalta con Non ti dico no assieme a Loredana Bertè proprio un anno fa in questo stesso periodo per voi volare sul palco dell’Ariston. Fino a settembre impegnati in Per un milione tour in giro per la Penisola, continuano a riscuotere entusiasmo e consensi grazie ad un sound irresistibile e ad una simpatia contagiosa.

Per festeggiare i 15 anni insieme avete organizzato una festa-concerto all’Alcatraz di Milano che si è rivelata un successo (annunciato). Come avete vissuto l’anniversario?
Per noi è stata la conferma di aver lavorato nella giusta direzione. Quel giorno è diventato per noi una data storica che ci ha permesso di allargare il nostro bacino d’utenza. Ci siamo resi ancora più conto di quanta forza e calore il pubblico ci esprime ed è questo il regalo che ci ha fatto in quell’occasione più cha mai.

Come vi regolate di solito in occasione dei concerti?
Registriamo tutte le date di un tour e alle fine realizziamo un montaggio/reportage e anche stavolta sarà così, inserendo anche la data dell’Alcatraz di Milano.

 

Guardando indietro, quali sono stati gli ostacoli maggiori?
Ci sono state date occasioni belle ma tante ci sono state negate e sono queste ultime ad averci aiutato di più.

Un esempio?
Avevamo appena registrato il nostro primo album quando abbiamo ricevuto un furto gravissimo nello studio di registrazione, che poi era una cameretta con un booth nel 2007. Ci hanno rubato anche il disco d’esordio, quello realizzato dopo l’uscita del singolo di debutto. Se fossimo stati più deboli questo sarebbe stato un colpo da cui non ci saremmo mai più ripresi. E invece lo abbiamo registrato meglio di prima e alla fine abbiamo avuto ragione noi.

Qual è stato il momento più felice del vostro 2019?
Quando il pubblico del Festival di Sanremo si è alzato in piedi. Io ho sempre visto l’Ariston da casa e vivere quel momento lì è stato a dir poco epico, soprattutto scendere tra il pubblico o vedere dallo schermo solo la cresta rosa di Payà. Per non parlare del fatto di partecipare direttamente tra i big… sarebbe stupendo ripetere quell’esperienza.

Ci potete dare un’idea della genesi dei vostri video musicali?
Tutte le idee le mettiamo insieme e le studiamo sul furgone con cui siamo in tour e poi ci affidiamo a registi di talento che curano il video nei minimi dettagli, ma soprattutto ci piace sperimentare giovani talenti cambiando team per ogni nuovo progetto. Ad esempio Barracuda, sul bullismo, lo ha ideato un talento di soli 24 anni.

A chi è venuta ad esempio in mente l’idea di citare IT?
A Biggie Bash che è un fan sfegatato di Stephen King.

Vi è piaciuto quindi il remake di IT?
Sappiamo quanto sia difficile rifare un cult ma Pennywise non lo abbiamo proprio apprezzato, non crediamo siano riusciti a renderlo più spaventoso di quanto non fosse.

Il film preferito tra quelli di King? Il più epico?
Senza dubbio Shining, ma confidiamo che IT 2 possa essere migliore o almeno così promette il trailer… ma siamo cultori di parte quindi non proprio oggettivi.

Stupisce che con il vostro seguito siate disposti a fare concerti gratuiti. Cosa vi ha spinto ad accettare?
A Giffoni i ragazzi sono preparati e ci fanno le domande più interessanti e specifiche, ad esempio se abbiamo creato prima la strofa o il ritornello, cose che nessuno ci ha mai chiesto.

Se doveste scegliere il tema dell’edizione del cinquantesimo anniversario di Giffoni, nel 2020, quale scegliereste?
Terra!

Non vale, vi siete informati e sapete già che è quello ufficiale…
No, no, non sapevamo niente ma siccome nel 2018 era l’Acqua e quest’anno l’Aria direi che mi sembrava logico ma anche necessario. Noi siamo molto legati al nostro senso di appartenenza, alle radici e alla terra e non c’è messaggio più importante e necessario da lasciare alle nuove generazioni che non quello di prendersi cura del pianeta che hanno ricevuto in dono e che devono difendere a tutti i costi.

Alessandra De Tommasi