Nouvelle Vogue, la prima rassegna cinematografica dedicata alla moda

Grande cinema per festeggiare i 60 anni del celebre magazine

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Nouvelle Vogue

Storia del cinema, del nostro costume e dell’Italia si intrecciano nella prima rassegna cinematografica dedicata alla moda, che a giorni verrà inaugurata al Cinema Modernissimo di Bologna. La selezione di film, che inizierà il 19 gennaio con Blow Up di Michelangelo Antonioni  e che continuerà ad accompagnarci per tutto il 2024 con un film al mese, si propone di raccontare il senso rivoluzionario della moda nel cinema, tra stile, costumi e fotografia, a partire proprio dagli anni Sessanta e per il 60° anniversario di Vogue Italia, il celebre magazine al quale fa riferimento lo stesso titolo dell’evento, Nouvelle Vogue.

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Partecipare alle celebrazioni dei sessant’anni di una rivista che ha contribuito a formare il gusto del nostro Paese, è per la Cineteca un grande onore, – ha detto Gianluca Farinelli, Direttore della Cineteca di Bologna e del Cinema Modernissimo. – Poter ospitare, ogni mese, la rassegna Nouvelle Vogue al Modernissimo significa sottolineare l’unicità della nostra sala, un luogo di una bellezza immaginato per ospitare e mostrare il cinema, che della moda è stato partner, alleato, complice in un dialogo continuo e vitale“.

Tra i titoli della rassegna, film d’autore ma anche lungometraggi spesso dimenticati, scelti come tappe di un percorso che porterà gli spettatori a conoscere la moda e le rivoluzioni di stile di un passato spesso avanguardista e lungimirante.

Nell’anno in cui celebriamo i 60 anni di Vogue Italia, vogliamo raccontare quanto la moda sia stata pervasiva nel rappresentare la società, portando con la sua rivoluzione culturale innovazioni di ogni tipo. Così come ha fatto e fa tuttora il cinema, forma d’arte e industria con cui la moda ha sempre fotografato lo spirito del tempo. Lo dimostreranno, mese dopo mese, i tanti film che racconteremo al pubblico attraverso la lente di Vogue“, commenta Francesca Ragazzi, head of editorial content Vogue Italia.

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Oltre all’introduzione al film offerta ‘dal vivo’ al pubblico presente in sala, i temi dei film scelti e più in generale saranno poi oggetto di approfondimenti che troveranno spazio online, sui social, Instagram e TikTok, con contenuti esclusivi, rubriche, recensioni, interviste e nuovi punti di vista sul mondo del cinema e sul suo legame con Vogue. Come si legge anche sul sito della rivista: “Dalle fotografie di Steven Meisel ispirate a Federico Fellini, la sua Vittoria Ceretti nelle vesti di Virna Lisi apparsa sul numero del Luglio 2016, fino al coraggio di Franca Sozzani di raccontare sempre insieme al fotografo la violenza sulle donne nel noto numero Cinematic, ispirato ai film dell’orrore, che nel 2014 stupì il mondo. O ancora gli scatti di Peter Lindbergh, con i richiami a Fritz Lang e all’amico di lunga data, il regista Wim Wenders“.

 

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