“Non abbiamo più tempo per aver paura”, così Oliver Stone ammonisce nel suo nuovo documentario Nuclear Now in uscita negli Usa dal 28 aprile. Nel film il regista premio Oscar esplora la scottante questione del nucleare nel contesto del preoccupante cambiamento climatico degli ultimi anni.
In Nuclear Now Stone sostiene che l’energia nucleare sia la soluzione migliore per soddisfare il fabbisogno energetico globale. Il film, precedentemente intitolato Nuclear, è stato presentato in anteprima allla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia lo scorso anno.
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“Sin dall’inizio siamo stati abituati a temere il nucleare. La stessa cosa che temiamo è ciò che potrebbe salvarci”, dice Stone nel documentario.
Nuclear Now – che è stato scritto da Oliver Stone e Joshua S. Goldstein – è stato definito una sorta di seguito o contrappunto al film di Al Gore, vincitore dell’Oscar nel 2006, sul cambiamento climatico intitolato Una scomoda verità.
Nuclear Now, sinossi
Mentre i combustibili fossili continuano a surriscaldare il pianeta, il mondo è finalmente costretto ad affrontare una massiccia campagna di disinformazione sulla fonte di energia più pulita, sicura e veloce dell’umanità: l’energia nucleare. Sotto i nostri piedi, gli atomi di uranio nella crosta terrestre contengono un’energia incredibilmente concentrata. La scienza ha sbloccato questa energia a metà del XX secolo, prima per le bombe e poi per alimentare i sottomarini, e gli Stati Uniti hanno guidato lo sforzo per generare elettricità da questa nuova fonte. Tuttavia, a metà del XX secolo, quando le società iniziarono la transizione verso l’energia nucleare e l’allontanamento dai combustibili fossili, cominciò una campagna di pubbliche relazioni a lungo termine per spaventare il pubblico, finanziata in parte dagli interessi del carbone e del petrolio. Questa campagna seminerebbe paura per radiazioni innocue di basso livello e creerebbe confusione tra armi nucleari ed energia nucleare.
“Siamo arrivati ad un punto in cui la Terra ci chiede: ‘Sapete cosa state facendo?’. Buona parte della nostra energia viene dalla combustione di gas e carbone e la quantità sale, non scende. Se noi non tagliamo le emissioni di carbone di circa il 100% il mondo soffrirà gravi danni. Questo è un problema più grande di quanto pensiamo”, dice ancora Stone in Nuclear Now.
