Seance – Piccoli omicidi tra amiche: ragazze molto cattive

Seance – Piccoli omicidi tra amiche racconta attraverso i generi le molte perturbazioni dell’età più inquieta. Protagoniste sei giovani star di oggi e soprattutto di domani

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Seance - Piccoli omicidi tra amiche
Seance - Piccoli omicidi tra amiche

Seance – Piccoli omicidi tra amiche, ovvero quanti modi ha trovato il cinema di raccontare gli anni più difficili, quelli della formazione, delle pulsioni incomprese e irrefrenabili. Lo ha fatto declinando questa età inquieta, tanto per citare un bellissimo film di Andre Techine sull’argomernto, per momenti storici e generi.

E se Francois Truffaut è stato il cantore dell’anticamera dell’adolescenza, forse nessuno come John Hughes, negli Stati Uniti degli anni Ottanta, è stato in grado di tracciare la via per rendere noto agli adulti che le generazioni future avevano bisogno di un manuale per essere anche migliori dei loro genitori.

Il cinema, da quel decennio in poi, ha fatto molto, declinando il disagio dell’essere incompresi e incompleti attraverso i generi, e se il regista di The Breakfast Club ne ha di fatto reinventato uno, il teen movie, altri hanno adattato codici esistenti alla necessità. Wes Craven è stato il precursore, prima con Nightmare on Elm Street negli anni Ottanta e con Scream nel decennio successivo. Lezione che è stata assimilata da molti, dando allo slasher nuova linfa con franchise fortunati come So cosa hai fatto e Urban Legend, o con variazioni sul tema come Giovani streghe.

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Tutte suggestioni che hanno aiutato Simon Barrett, regista e sceneggiatore di Seance – Piccoli omicidi tra amiche, ha costruire le vicende che accadono alla Edelvine Academy, prestigioso collegio femminile dove sei ragazze si dilettano una notte nell’evocazione dello spirito di una studentessa morta anni prima.

Seance - Piccoli omicidi tra amiche
Seance

Il gioco si rivela mortale e il posto della malcapitata sarà presto preso da Camilla Meadows, nuova arrivata nella scuola subito dopo la tragedia che si rivelerà fondamentale per svelare il mistero che si cela dietro i misteriosi eventi che minacciano le giovani.

«Gli horror migliori sono fondamentalmente dei gialli» spiega con cognizione di causa Barrett, che ha firmato da scrittore nell’ultima decade uno dei franchise indipendenti più interessanti del genere, quello di V/H/S, e due buoni film ad alta tensione, You’re Next e The Guest.

«Dopo avere esplorato queste diverse sfaccettature, volevo fare qualcosa di diverso nell’ambito del teen horror che è stato spesso sottovalutato, unendolo alla mia visione del mystery classico».

Anche e soprattutto italiano e a un film di culto come Cosa è successo a Solange?, ma anche alle opere del Maestro del Brivido Dario Argento a cui Seance, che segna l’esordio alla regia di Barrett, deve molto.

«Suggestioni a cui ho aggiunto un elemento sovrannaturale, quello della ghost story». E non a caso non pochi sono gli omaggi evidenti a Profondo rosso e Suspiria, anche nella colonna sonora che riecheggia in più punti le inconfondibili sonorità dei Goblin.

Il teen horror è da sempre fucina di talenti e di future star e Seance – Piccoli omicidi tra amiche non si sottrae a questa piacevole tradizione.

A partire da Suki Waterhouse, protagonista negli ultimi anni di un instant cult come The Bad Batch, action post apocalittico da riscoprire, ma anche scelta da Woody Allen per Un giorno di pioggia a New York. Waterhouse interpreta Camille «la nuova arrivata che porta con sé rimorso e vergogna per quanto successo nel suo passato». Un ruolo per cui, ispirandosi al metodo Strasberg, la ventinovenne londinese di Chiswick si è calata a suo rischio e pericolo. «Ho veramente partecipato a una seduta spiritica con una tavola Ouija. Ma per fortuna nessuno spettro ha iniziato a perseguitarmi».

Seance - Piccoli omicidi tra amiche

Al fianco di Suki Waterhouse troviamo Madisen Beaty, già avvistata in C’era una volta a… Hollywood, e anche Inanna Sarkis, che i giovani appassionati della saga cinematografica di After sicuramente riconosceranno e che in Seance interpreta la “Alpha Girl”, personaggio per cui l’attrice ha tratto ispirazione da un classico del genere teen recente.

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«Regina George, la Queen Bee di Mean Girls interpretata da Rachel McAdams, è stata il mio principale riferimento, ma ho usato alcune memorie degli anni del liceo, quando con altre amiche pensavamo di poter evocare il fantasma della scuola, Bloody Mary, ripetendo il suo nome davanti lo specchio. Per fortuna no ha mai funzionato».

Seance – Piccoli omicidi tra amiche è arrivato nelle sale italiane il 24 febbraio distribuito da Adler.