Shark 2 – l’abisso, la recensione del Meg-a-Showtime

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Shark 2

A cinque anni dal ‘Primo squalo‘ del 2018 torna l’eroico esploratore marino interpretato da Jason Statham nel film diretto da Jon Turteltaub a partire dal romanzo MEG di Steve Alten. Autore anche del successivo The Trench: Meg 2 (in italiano, Minaccia dagli abissi) sul quale si sono basati gli stessi sceneggiatori del precedente per lo Shark 2 – L’abisso di Ben Wheatley che dal 3 agosto Warner Bros. distribuisce in tutti i cinema (anche in 3D). Un vero e proprio ‘Showtime‘ ricco di colpi di scena e di incredibili creature perfetto per aggiungere adrenalina alla nostra estate e prolungare la Shark Week 2023.

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IL FATTO:

Il team dell’istituto oceanografico di Hainan in Cina sta conducendo studi sul Megalodonte Haiqi e sulla zona inesplorata al di sotto del termoclino, quando un imprevisto costringe le due unità subacquee a tentare un salvataggio di emergenza a oltre 6.000 metri di profondità. Dove una poco chiara operazione mineraria minaccia la loro incolumità e dove vivono colossali creature marine, come i Megalodonti. Sarà una corsa contro il tempo per salvare se stessi, difendersi dai grandi squali preistorici e proteggere l’oceano e l’ecosistema dagli interessi di affaristi senza scrupoli.

L’OPINIONE:

Attenzione a guardare troppo nell’Abisso, ci ammonisce Nietzsche da più di un secolo, ma come resistere a uno spettacolo tanto rocambolesco e travolgente che sin dal prologo chiarisce quale sia il dominatore assoluto della catena alimentare sin dai tempi del Jurassic World? Come nel primo capitolo, ancora una volta un incipit action introduce “l’ecoguerriero che combatte le giuste battaglie” Jonas Taylor di Statham permettendogli di mostrare le doti che lo hanno portato tra gli Expendables di Stallone. Ma tutto il film ripercorre, sostanzialmente, la struttura del precedente, dall’inizio alla fine, salvo l’ampia digressione centrale necessaria per giustificare – se non bastasse il libro di Steve Alten – questo ‘Next Level‘. Nel quale sono evidenti sin dall’inizio sia la forte presenza produttiva cinese sia il rispolvero di un 3D che ci riporta all’inizio del millennio. Ma soprattutto la totale subordinazione di ogni possibile coerenza narrativa e revisione dei dialoghi (spesso evitabili) alla creazione di un’avventura nel quale ogni scena gareggia con la precedente per spettacolarità e inverosimiglianza e ci spinge sempre più in un genere dalla grande storia. Il rispetto dei canoni non impedisce di mescolare diverse anime e generi, dalla comedy più leggera allo spy, senza sdegnare il Revenge Movie o qualche momento alla MacGyver: elementi che danno una idea della confusione che deve aver regnato nella Writers’ Room, concentrata nel creare un (non) senso nel succedersi di esplosioni, salvataggi, uccisioni, minacce e grandi ritorni, in alcuni casi immancabili citazioni del primo film.

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Insieme a frasi come “amare l’oceano è proteggere l’oceano“, alla critica dello sfruttamento indiscriminato e miope delle risorse del Pianeta e all’insistenza su un ambientalismo a tratti forzato, ma sempre apprezzabile, avrebbe forse giovato al film puntare meno sul ‘gruppo’ a tutti i costi (magari con meno spazio per la piccola Meiying Zhang di Sophia Cai, ormai cresciuta) e di più sui megalodonti protagonisti. Purtroppo visti ancora – a quasi 50 anni da Lo squalo di Steven Spielberg – come letali macchine di morte da eliminare (anche se il Jiuming di Wu Jing sogna di stabilire un contatto con essi, pur addomesticandoli). Soprattutto ammiccando tanto al Monsterverse – che la Warner continua a sviluppare con la Legendary Pictures – e avendo un vero multiverso naturale a disposizione come quello oceanico, che non conosciamo ancora del tutto e dal quale, anche nel film, è bene aspettarsi grandi sorprese. Come quelle che fanno assomigliare questo, che B-movie non è, ad altri titoli di un ‘subgenre‘ di grande dignità, tornato in auge grazie al franchise di Sharknado – poco diverso dalle produzioni della Troma o di Asylum (alla quale dobbiamo il Megalodon del 2018) – ma che invece potrebbe far venir voglia a molti di riscoprire il filone degli Shark Movies dagli scontri surreali quanto epocali, in fondo meno divertenti e godibili di Shark 2 – L’abisso.

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SE VI E’ PIACIUTO SHARK 2, NON PERDETEVI…

Più dei classici o dei più recenti Bait, 47 metri e via dicendo, recuperate – è su Netflix – il precedente Shark – Il primo squalo, nel quale si fa la conoscenza del Megalodonte letterario citato dal titolo originale (Meg, appunto), oltre a qualcuno dei cult cui ci si riferiva: dai vari Mega Shark Versus Giant Octopus, Versus Crocosaurus o Vs. Mecha Shark, a Sky Sharks e lo Sharktopus del 2010 fino ai più surreali Ghost Shark e Zombie Shark o il Dinoshark prodotto da Roger Corman.

 

RASSEGNA PANORAMICA
VOTO
shark-2-labisso-la-recensione-del-meg-a-showtimeUsa/Cina, 2023 - Regia: Ben Wheatley - Cast: Jason Statham, Wu Jing, Sophia Cai, Sienna Guillory, Cliff Curtis, Page Kennedy, Sergio Peris-Mencheta, Skyler Samuels - Durata: 116’ - Distribuzione: Warner Bros. - Uscita: 3 agosto 2023