She-Hulk, green is the new orange

Debutta su Disney+ un personaggio Marvel a lungo atteso, a interpretarlo Tatiana Maslany, accompagnata dal “cugino” Mark Ruffalo e da Tim Roth in versione villain

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Febbraio 1980, il personaggio di Jennifer Walters debutta sulle pagine del fumetto La selvaggia She-Hulk. Cugina di Bruce Banner, a seguito di una trasfusione di sangue ricevuta dal congiunto acquisisce la capacità di trasformarsi in una gigantessa verde. Jennifer però mantiene raziocinio e senso dell’umorismo nel mutamento, vestendo anche i panni (su misura) dell’avvocato, professione in cui è particolarmente dotata.

Nel corso degli anni She-Hulk ha subito molte evoluzioni, ma è stata uno dei personaggi più ironici del mondo Marvel. Nata a seguito del successo della serie televisiva La donna bionica, unitamente a quello della pubblicazione regolare di Hulk, She-Hulk è diventata una vera e propria paladina dei diritti delle donne. Era inevitabile che, in un momento in cui le rivendicazioni di genere sono di fondamentale importanza nella società contemporanea, Jennifer Walters entrasse a far parte del MCU.

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«La sua storia – ci spiega di Jessica Gao, showrunner e creatrice della serie, con cui abbiamo avuto modo di fare una piacevole chiacchierata – si posiziona nell’intervallo tra i due disastri, tra Infinity War ed Endgame. Nei cinque anni dopo il Blip ognuno deve vivere la propria vita, lavorare, fare la spesa, andare a trovare i genitori, ed è quello che fanno anche le persone con i superpoteri. L’obiettivo era di inserire dei personaggi molto speciali in una situazione quotidiana». Parola. «Avevo già fatto alcune proposte alla Marvel – dice ancora la Gao – ma nessuna era stata accettata. Avevo però detto che se mai avessero fatto qualcosa su She-Hulk dovevano chiamarmi per ascoltare la mia idea, altrimenti avrei dato fuoco al palazzo. Per fortuna la tanica di benzina è rimasta nel mio garage. Piena. Non si sa mai in futuro».

Tatiana Maslany,She-Hulk: Attorney At Law

Esattamente il livello di ironia di cui è pervasa la serie, che è una sit-com e che potrebbe essere sintetizzato con “Ally McBeal incontra gli Avengers”. «Mi hai davvero tolto le parole di bocca» ha commentato la regista e produttrice esecutiva Kat Coiro, reduce dal successo di Marry Me, la rom-com con protagonista la strana coppia Jennifer Lopez/Owen Wilson. «Eppure quando li ho visti insieme mi sono detta “Wow, questi due funzionano”» e la stessa reazione l’ha avuta quando era arrivato il momento di scegliere la protagonista di She-Hulk. «Il nome di Tatiana Maslany è saltato fuori abbastanza presto nel processo di casting e francamente era una scelta facile, c’era bisogno di una persona piacevole, con una certa esperienza in prodotti tecnicamente complessi, ma che avesse anche una sensibilità e una gamma non comune come attrice».

Tutte cose che Tatiana Maslany ha ampiamente dimostrato di avere nel corso delle cinque stagioni di Orphan Black, la serie canadese in cui l’attrice si evolve in tredici diversi personaggi. Qui sono solo due, la supereroina verde e l’avvocato dedicato proprio a curare i diritti delle persone con poteri speciali. Ma la cosa che davvero rende questa nuova serie Marvel speciale è il suo essere concentrata sui personaggi e sulle situazioni quotidiane, dalle difficoltà per una donna alta due metri (e un centimetro) a trovare un partner, al lavoro, le amiche e la famiglia. A partire dal cugino, lo scienziato Bruce Banner, meglio noto come Hulk, responsabile della sua trasformazione e sempre interpretato da Mark Ruffalo, «la persona migliore con cui abbia mai lavorato» ha sottolineato la regista. «Ha dato a Hulk vulnerabilità e leggerezza, e nonostante lo interpreti da dieci anni non ha avuto problemi a rimettersi in gioco, comprendendo il nuovo formato, adattandocisi immediatamente e creando una chimica perfetta con Tatiana».

Più che l’azione, in She-Hulk sono i personaggi il centro, mossi da nobili fonti d’ispirazione, come ci ha detto Kat. «Sitcom come It’s Always Sunny in Philadelphia, Modern Family, Brooklyn 99, caratterizzate dal ritmo veloce e grande livello di improvvisazione. Ma il mio vero punto di riferimento registico è Rob Reiner, passato dal mockumentary all’horror al dramma alla commedia romantica al cinema fantastico sempre mantenendo lo stesso livello di sensibilità e umanità, girando film meravigliosi come Stand by Me, Misery, Harry ti presento Sally e La storia fantastica».

Nel cast troviamo anche una vecchia conoscenza del MCU, Emil Blonsky, noto anche come Abomination, che si era confrontato con Hulk nel film del 2008 (il gigante verde era interpretato da Edward Norton all’epoca). Blonsky è uno dei clienti di Jennifer e per l’occasione Tim Roth ha ripreso in mano il personaggio. She-Hulk è disponibile su Disney+ dal 17 agosto.