Shining Vale, un horror All-Star, tutto da ridere

Courteney Cox, Greg Kinnear e Mira Sorvino sono i protagonisti della serie, dal 6 marzo su STARZPLAY, firmata da Greg Kinnear

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Shining Vale

«Avevo il timore che la serie potesse essere un po’ stupida, o facile, ma dopo aver parlato con gli sceneggiatori ho capito che avevano fatto un ottimo lavoro». L’ottimo lavoro è Shining Vale la serie, comedy horror, su Starzplay dal 6 marzo, e a parlarne con Ciak dalla sua casa a Los Angeles è Greg Kinnear, protagonista insieme a Courtney Cox e Mira Sorvino. Il timore dell’attore, candidato all’Oscar per Qualcosa è cambiato, era che la serie non riuscisse a trovare quel giusto mix tra horror e commedia, che gli ideatori Jeff Astrof e Sharon Horgan hanno invece saputo creare alla perfezione. «La loro capacità – continua Kinnear – è stata di portare la storia all’interno di una famiglia, apparentemente normale, che sta attraversando un periodo difficile. I Phelps si trovano infatti nella classica via di mezzo del loro matrimonio, dell’età dei loro figli, ormai adolescenti e delle loro carriere: un periodo in cui tutti, nelle nostre vite, siamo passati, è duro, lo sappiamo, e anche io mi sono ritrovato a fare il tifo per questa famiglia. Sono convito che gli autori siano riusciti a creare il giusto mix tra terrore e divertimento».

La storia nasce dalla decisione di Pat e Terry Phelps (Cox e Kinnear) di trasferirsi da un appartamento a Brooklyn a una vecchia villa vittoriana a Shining Vale, nel Connecticut, nel tentativo ultimo di salvare il loro matrimonio dopo la torrida relazione di Pat con Frank, un giovane tuttofare. Pat è una ex ragazza ribelle, diventata famosa per aver scritto un romanzo sull’emancipazione femminile intriso di droga e alcol, ma diciassette anni dopo non ha ancora scritto il suo secondo libro, non riesce a ricordare l’ultima volta che ha fatto sesso con suo marito e i figli adolescenti Gaynor (Gus Birney) e Jake (Dylan Gage) non vogliono avere niente a che fare con lei. Terry è troppo concentrato sul voltare pagina per notare che lei sta perdendo anche il controllo su sé stessa, per- ché dopo aver scoperto che in casa è avvenuto un triplo omicidio-suicidio comincia a vedere le cose muoversi e sentire rumori nella notte. Convinta di essere depressa o posseduta, Pat è anche l’unica a vedere lo spirito della persona che ha commesso questi omicidi: Rosemary (Mira Sorvino), una casalinga degli anni ’50. «Terry è un buon uomo – va avanti Kinnear – ha avuto successo nel lavoro, ma non è il classico squalo competitivo, è un romantico, sogna che in un piccolo posto come Shining Vale i suoi sogni si potranno realizzare, adoro il suo ottimismo, ma anche lui ha i suoi demoni interiori, oltre alle sue frustrazioni. Vive il tradimento della moglie con difficoltà, vuole perdonarla, ma non riesce a farlo».

 

Amante dei film horror «ma non sono come quelli che conoscono ogni dettaglio del genere e che ne possono stare a parlare per ore» Kinnear non crede personalmente ai fantasmi: «Tutti hanno storie di spiriti da raccontare agli altri, io no, non che abbia fretta di farlo però sono rimasto colpito da quanto sia diffuso questo genere di racconti». I Phelp di Shining Vale, sono l’ennesima famiglia americana al centro di una serie televisiva, in cosa è diversa da tutte le altre già viste? «Innanzitutto, senza fare spoiler, andando avanti con la serie si scopre che c’è un’altra famiglia oltre a quella che si vede inizialmente – conclude l’attore – i Phelps sono una classica famiglia che lascia tutto per rifugiarsi in campagna, ma che non può fuggire dal suo passato. Questa storia è stata scritta prima della pandemia, ma chi avrebbe potuto immaginare che poi sarebbe diventata la scelta di molte famiglie americane, quella di lasciare la città e rifugiarsi a vivere in campagna? Magari senza un fantasma in casa»