Spider-Man: Across the Spider-Verse, i registi spiegano l’assenza della scena post credits

Se non l'avete ancora visto, vi facciamo risparmiare del tempo prezioso: non rimanete seduti alla fine di Spider-Man: Across the Spider-Verse! Ma scopriamo perché

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Che le scene post credits siano il marchio di fabbrica dei cinecomic, è cosa nota ormai da decenni. Ma se avete avuto modo di ammirare l’ultimo Spider-Man: Across the Spider-Verse al cinema (qui la nostra recensione), vi sarete sicuramente accorti che l’attesa sulla poltroncina (qualora aveste deciso di farla) è risultata vana. Il motivo? Lo hanno rivelato i due registi Joaquim dos Santos e Kemp Powers in una nuova intervista a Collider.

Powers e Dos Santos hanno raccontato di essersi trovati in dubbio su cosa voler includere prima o dopo la chiusura, decidendo alla fine di includere tutto come parte integrante dell’atto finale.

“L’ultimissima battuta del film, avevamo discusso di renderla post-credits, ma poi ci siamo detti: ‘Sapete cosa? Questo deve essere detto prima dei titoli di coda”. Quindi ci siamo chiesti quali di questi momenti alla fine avremmo dovuto rendere post-credits? Abbiamo ipotizzato [SPOILER] di mettere Miles legato al sacco da boxe come post-credit, così come Gwen e Peter B. che tornano indietro, ma alla fine ci siamo accordati su quello che amo, ovvero questa sorta di taglio trasversale tra la situazione di tutti i personaggi che ci catapulta nel prossimo film e la consapevolezza che stanno arrivando guai per Miles”.

Il film prevedeva più scene in live-action

In un’altra intervista, i registi hanno illustrato alcuni dei principali cambiamenti apportati a Spider-Man: Across the Spider-Verse durante lo sviluppo, tra cui la cancellazione, in una versione intermedia, di una lunga scena in live-action. Alla domanda sui frammenti in live- action rimasti (relativi ai vecchi film di Spider-Man, tra cui quelli con Tobey Maguire e Andrew Garfield), Thompson ha detto “Avevamo ambizioni ancora più grandi“. Powers è intervenuto, aggiungendo “Ci sono stati momenti in cui avevamo incluso lunghissime sequenze live-action nel film, ma si stava trasformando in un brutto scherzo. Anche a noi non piaceva più. Ci siamo trovati a pensare: ‘Ok, basta, assicuriamoci che sia qualcosa di preciso che ottenga il massimo dal suo rapporto qualità-prezzo e parli alla storia.”