In attesa del prossimo The Unknown Son e dopo una sfilza di titoli poco apprezzati, Nicholas Gyeney riesce a conquistare ben sette stelline su Imdb con il suo The Activated Man del 2023, una storia tra horror e soprannaturale nella quale il regista unisce la Sean Young di Blade Runner il Jason Voorhees di diversi Venerdì 13 Kane Hodder e l’indimenticato Tony Todd di Candyman, purtroppo da poco scomparso. Tutti ad accompagnare, sostenere o avversare il protagonista Jamie Costa nella sua odissea familiare.
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IL FATTO
Dopo aver perso l’amato cane Louie a causa di un cancro fulminante, Ors Gabriel continua a vivere lo shock patito per il trauma e a sognarlo, al punto di vederlo apparire in strane visioni. Sono apparizioni che piano svelano il loro significato, soprattutto dopo che a ors inizia ad apparire un misterioso e inquietante Fedora Man e che entra in contatto con lo strano vicino Jeffrey Bowman (il Tony Todd di Candyman), “il più grande esorcista psichico del mondo”. Questi piano gli permette di entrare in contatto con il suo stesso passato, con i segreti nascosti dalla madre Agnes (Sean Young) e dal padre Laszlo (il Kane Hodder di diversi Venerdì 13), mentre una strana ‘epidemia’ di omicidi/suicidi continua a diffondersi nella città.
L’OPINIONE
Dimenticate il Fedora del 1978 diretto da Billy Wilder, qui a portare l’iconico copricapo con lo stesso nome del personaggio allora condiviso da Marthe Keller e Hildegard Knef sono dei loschi figuri di tutt’altra risma, quelli che – secondo il regista – danno vita e corpo a “un’agghiacciante esplorazione del dolore, dell’oscurità e della trasformazione”. Così si legge nella descrizione del film (definito “imperdibile per gli appassionati di thriller soprannaturali” e dall’atmosfera “simile ai migliori film da incubo degli anni ’80”), forse sintetizzato con troppa benevolenza e benedetto dalla presenza dei tre nomi noti chiamati ad arricchire la storia e a sostenere l’interpretazione del protagonista.
Che seguiamo nello svilupparsi di una storia in balia di un contesto piuttosto banale, e confusamente articolato, nel quale i punti fondamentali sono un vago côté spirituale e un generico quanto onnipresente animalismo, probabilmente figlio di un trauma simile a quello vissuto dal povero Ors (almeno a vedere la dedica del film, a un Louis che ricorda molto il Louie del film).
Per fortuna, andando avanti con la storia si riesce a prescindere da cotanto DNA, pur senza riuscire a capacitarsi dei “30 premi vinti” in diversi festival da un tentativo tanto esagerato di trovare un senso al mix di soprannaturale e new age nel quale si dibattono i nostri eroi. E se si deve pazientare perché Sean Young e Kane Hodder arrivino in scena – con un crescendo non proprio drammatico – è un piacere godersi l’ex Candyman in versione santone-counselor-salvatore, tra il sarcastico e il misterioso, specializzato in pulizia aure e protezione.
Ombre vaghe con la pretesa di esser spaventose, entità negative capaci di indurre noi poveri sempliciotti a fare il Male, a meno di non trovare il divino che è in noi, ma soprattutto un piano antico prossimo a trovare la sua realizzazione sono le trovate narrative principali di una storia che, pur utilizzando decentemente i suoi personaggi principali, non riesce a collegare tutti i puntini e a dare un senso alle azioni della coppia protagonista (Sarah compresa), né a mantenere un tono omogeneo, stilisticamente, con qualche caduta pacchiana nel caso di scene inquadrate in maniera causale, o frettolosa. E un finale al quale un po’ di (buon) senso avrebbe giovato più degli scontri energetici da simil jedi e dell’accelerata spiritual-animalista al limite del miracolo che lascia aperta la conclusione e insieme chiude un cerchio – aperto nell’incipit – superfluo come molti altri elementi del film.
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SE VI È PIACIUTO THE ACTIVATED MAN, GUARDATE ANCHE…
Prese le distanze dal classico citato poco sopra, come consigliarvi The Endless, Resolution o titoli simili a questo? Più dei vari thriller (o horror) con venature soprannaturali, da Mothman Prophecies a The Empty Man, a questo punto meglio vedere i nostri protagonisti al loro meglio, regalandoci una maratona Venerdì 13, i quattro film del franchise di Candyman (dal Terrore dietro lo specchio del 1992 al remake del 2021) e l’accoppiata Blade Runner–Dune, quello di David Lynch, ovviamente, per quel che riguarda la fascinosa Sean Young.