The Equalizer 3, interviste al cast italiano

Eugenio Mastrandrea e Bruno Bilotta raccontano a Ciak l'esperienza sul set di The Equalizer 3 - Senza Tregua

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Robert McCall è tornato, più vendicativo che mai. E stavolta a subirne le conseguenze è la Mafia italiana. Per il terzo capitolo di The Equalizer – dal 30 agosto al cinema con Eagle Pictures – Antoine Fuqua e Denzel Washington hanno scelto un piccolo borgo del Sud Italia (Atrani sulla cartina geografica, Altomonte in quella filmica e immaginaria) come sfondo alle vicende dell’inflessibile giustiziere che, dopo aver sconfitto malavitosi russi e traditori della CIA (Equalizer 1 e 2), si trova inaspettatamente a casa in questo paesino incastonato tra mare e montagna. Qui scopre che i suoi nuovi amici sono sotto il controllo dei boss della criminalità locale e, non appena gli eventi prendono una brutta piega, McCall entra in azione per difendere i suoi amici e sfidare la mafia.

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L’Italia di Equalizer

In The Equalizer 3 – Senza Tregua c’è dunque un’Italia presente in maniera predominante, non solo a livello di set location (tutte le scene sono state girate tra la Costiera Amalfitana e Roma, negli Studi di Cinecittà), ma anche come macchina produttiva, che ha visto coinvolte in sinergia Sony Pictures Eagle Pictures. Tra i nomi del cast, al fianco di quelli di Denzel Washington e Dakota Fanning, figura un nutrito gruppo di attori italiani, da Remo Girone, Andrea Scarduzio e Andrea Dodero, a Gaia Scodellaro, Eugenio Mastrandrea e Bruno Bilotta. Proprio quest’ultimi hanno raccontato a Ciak l’esperienza vissuta sul set.

«Come mi hanno scelto? Ho fatto un semplice self tape da casa!» racconta Bruno Bilotta, protagonista della lunga (e sanguinolenta!) scena d’apertura. «Cercavano un personaggio con determinate caratteristiche che interagisse con Denzel nella scena iniziale. Hanno visto il video e poco dopo mi hanno chiamato, senza volermi farmi ulteriori provini. Lavoro spesso con film americani e questa cosa succede spesso con loro. In Italia è più difficile che avvenga così. Sono stato felicissimo». Bilotta, che di esperienza sui set internazionali ne ha accumulata parecchia (ha lavorato nel Mosè con Ben Kingsley, in Titus con Anthony Hopkins, nel più recente American Assassin con Michael Keaton e lo vedremo nel cast della serie ad alto budget di Rolan Emmerich Those About to Die), ammette di essere agevolato da un volto molto particolare, spesso adatto a ruoli da malavitoso. «La fisicità mi aiuta e gli americani lavorano tanto con le facce».

Ben diverso il ruolo di Eugenio Mastrandrea che in Equalizer 3 interpreta Gio Bonucci, uno dei cittadini di Altomonte vittima dei soprusi della mafia. «La cosa che più mi ha impressionato di quel set sono state le dimensioni della macchina produttiva» ci ha rivelato l’attore. «Ogni giorno sul set c’erano più o meno tra le 600 e 700 persone, tra cast e crew. È stato illuminante vedere il lavoro di così tante maestranze all’opera, a partire dal pluripremiato direttore della fotografia, Robert Richardson, ma anche del nostro truccatore, Maurizio Nardi, che con me ha avuto un bel daffare!»

L’incontro con Denzel Washington

Sia Bilotta sia Mastrandrea condividono scene con Denzel Washington, attore che entrambi hanno definito un professionista straordinario. «Lavora costantemente sul miglioramento e perfezionamento della scena» rivela Mastrandrea, «l’energia e l’aurea che riesce a creare attorno a sé è incredibile e di forte impatto». «Rifà una scena 10-15 volte e ogni volta in modo diverso» racconta Bilotta. «Inverte le battute, cambia continuamente, come un mago. E tu di devi adeguare, devi entrare nel suo mondo. E in questo è estremamente generoso». 

Guarda qui le interviste complete a Eugenio Mastrandrea e Bruno Bilotta