Con la cancellazione di Superman Lives, il film che Tim Burton avrebbe dovuto dirigere sul finire degli anni ’90 per Warner Bros, sfumò – in maniera piuttosto cocente – la possibilità di vedere Nicolas Cage protagonista di uno stand alone nei panni dell’Uomo d’acciaio. Quella possibilità è tornata a galla in The Flash, dove Cage è apparso nel costume di Superman (uno dei tanti del multiverso), generando clamore ma anche qualche dissenso. Tra gli scontenti c’è proprio Burton, che in una recente intervista con il British Film Institute ha parlato dell’impatto della rinuncia (dopo due anni di pre-produzione) della Warner Bros. a Superman Lives e di come si è sentito vedendo lo stesso Cage interpretare Superman in The Flash, così come rivedere il “suo” Michael Keaton reinterpretare Batman a distanza di oltre 30 anni.
«Non ho rimpianti» ha detto Burton a proposito del progetto di Superman abbandonato. «Quando lavori così a lungo su un progetto e questo non si realizza, ti condiziona per il resto della tua vita, perché ti appassioni, e ogni cosa è un viaggio sconosciuto, che in questo caso non è arrivato. Ma è una di quelle esperienze che non ti abbandonano mai, neanche un po’». Tim Burton
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Tim Burton contro l’AI: «È come se ti succhiasse via l’anima»
Burton ha reagito al Superman di Cage e al Batman di Keaton in The Flash paragonando i camei alla recente tendenza a reimmaginare film e personaggi utilizzando l’intelligenza artificiale. «Questo è il motivo per cui penso di aver chiuso con gli studios. Possono prendere quello che hai fatto, ‘Batman’ o qualsiasi altra cosa, e appropriarsene culturalmente», ha spiegato Burton. «Anche se sei uno schiavo della Disney o della WB, possono fare quello che vogliono. Quindi, nei miei ultimi anni di vita, sono in rivolta silenziosa contro tutto questo». Tim Burton
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In un’altra recente intervista all’Independent, Burton aveva criticato anche l’esperimento di BuzzFeed che con l‘AI ha ricreato alcuni dei personaggi più iconici della Disney nel suo inconfondibile stile gotico-noir: «Non riesco a descrivere la sensazione che ti dà. È come se ti succhiassero via qualcosa, ti sottraggono qualcosa dall’anima o dalla psiche. Come se un robot si appropriasse della tua umanità, della tua anima. È inquietante». Tim Burton
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