Un altro Ferragosto, Paolo Virzì: «è stato un modo per riflettere sulla mia vita»

Dal 7 marzo al cinema con 01 Distribution il secondo capitolo della storia iniziata nel 1995 con Ferie d’agosto

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Paolo Virzì e Sabrina Ferilli

A 28 anni di distanza dal successo di Ferie d’agosto, Miglior film ai David di Donatello del 1996, Paolo Vrizì torna sulle vicende delle due famiglie di villeggianti di Ventotene in cui la vacanza estiva era diventata – e torna ora nuovamente ad essere – occasione di scontro e incontro tra relazioni affettive e confronti di classe. Il precedente cast corale, che vede ancora una volta protagonisti Silvio Orlando, Laura Morante, Sabrina Ferilli, Giorgio Alberti, Paola Tiziana Cruciani, Rocco Papaleo e, l’allora bambina, Agnese Claisse, è affiancato da nuovi interpreti come Vinicio Marchioni, Anna Ferraioli Ravel, Christian De Sica, Andrea Carpenzano, Emanuela Fanelli.

Un altro Ferragosto, la trama

In una sera d’agosto del 1996, nella casa di Ventotene dove il giornalista Sandro Molino trascorreva le vacanze, la sua compagna Cecilia gli rivelò di essere incinta. Oggi Altiero Molino è un ventiseienne imprenditore digitale e torna a Ventotene col marito fotomodello per radunare i vecchi amici intorno al padre malandato e regalargli un’ultima vacanza. Non si aspettava di trovare l’isola in fermento per il matrimonio di Sabry Mazzalupi col suo fidanzato Cesare: la ragazzina goffa figlia del bottegaio romano Ruggero, è diventata una celebrità del web e le sue nozze sono un evento mondano che attira i media e anche misteriosi emissari del nuovo potere politico. Due tribù di villeggianti, due Italie apparentemente inconciliabili, destinate ad incontrarsi di nuovo a Ferragosto, per una sfida stavolta definitiva.

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Un altro Ferragosto, al cinema dal 7 marzo con 01 Distribution, è la risposta del regista e sceneggiatore Paolo Virzì alle tante richieste che da tempo gli giungevano in merito alla possibilità di realizzare un seguito di Ferie d’Agosto, nonché l’occasione felice per tornare a lavorare con il suo vecchio amico e collega Francesco Bruni, che ha firmato la scrittura anche di questo titolo con la collaborazione di Carlo Virzì. Tutto in ricordo di due interpreti ormai scomparsi, Ennio Fantastichini e Piero Natoli, che erano stati fondamentali per il film del 1996.

Tutto nasce da un sogno di Virzì in una calda notte dell’estate del 2021, in cui il regista in una sorta di visione discronica rivede i protagonisti del suo vecchio film insieme ai fondatori del Manifesto di Ventone del 1941, tra cui Sandro Pertini, Altiero Spinelli, Umberto Terracini e Giuseppe Di Vittorio, che lo invitavano a non fare il “prezioso” e a non aver paura di parlare della morte. È così rinato l’entusiasmo necessario per realizzare Un altro Ferragosto e Paolo Virzì non esita a definire questa nuova commedia corale, in cui si respira anche un’aria di tragedia, un film “sul passare del tempo e sulla morte”.

Le parole di Paolo Virzì

L’anno dopo Ferie d’agosto fu lo stesso Piero Natoli a chiedermi di fare un seguito del film, ma all’epoca gli dissi di no, perché mi sembrava una furbata – racconta Paolo Virzì durante la conferenza stampa di presentazione di Un altro FerragostoIl fatto però che siano venuti a mancare due protagonisti così importanti come lui ed Ennio Fantastichini, amici indimenticabili, invece di scoraggiarmi mi ha dato l’occasione di tornare dopo tanti anni sulla storia di queste due famiglie”.

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“La commedia che facemmo nel ’95 era fatta in modo scanzonato, all’alba di una nuova stagione per l’Italia durata a lungo, che una volta esaurita mi ha fatto trovare il coraggio di rispondere alle numerose, ostinate sollecitazioni di tutti a riprendere il film – continua Virzì – Con affetto hanno ripreso parte alcuni dei membri del vecchio cast con l’aggiunta di nuovi interpreti. Tra loro anche Vinicio Marchioni, che ha lavorato per più di un anno sul suo corpo, allenandosi per mettere su muscoli e tatuaggi, e Christina De Sica, nuovo fidanzato della zia Marisa di Sabrina Ferilli, occasione irresistibile per me di lavorare con un maestro della commedia come lui”.

Ha una parola per ciascuno dei suoi interpreti, presenti e non, Paolo Virzì che confessa che Un altro Ferragosto gli ha consentito di fare anche un bilancio rispetto al tempo che passa. “Un’altra cosa che ho capito con questo film è che con la maturità può darsi che si diventi ancora più fragili e quanto forse sono cambiato anche io. È stato un modo per riflettere sulla mia vita e non mi pare un caso il fatto che presentiamo il film nel giorno in cui scavallo l’età a cui non avrei mai creduto di arrivare, perché sono veramente sorpreso di essere ancora vivo a sessant’anni!”.

Poi, ricorda ancora Virzì con sentimento e simpatia: “In Ferie d’agosto ero al mio secondo film, non sapevo fare niente e l’ho girato in modo pessimo. Guardavo solo gli attori che mi sembravano favolosi e mi interessavano le loro emozioni. Ora con Un altro Ferragosto penso che si veda che nel frattempo ho imparato qualcosa della grammatica cinematografica e si sente un po’ di più l’isola. Ventotene questa volta è ancora di più protagonista con la sua storia, dove si è generata l’idea fondativa di un’Europa libera e unita. Nel momento in cui stanno di nuovo esplodendo le guerre e i nazionalismi e la democrazia è in crisi”.