Una squadra, Barazzutti: “Tutti i maggiori tornei celebrano i loro campioni, Roma non lo ha mai fatto”

Una Squadra sarà in anteprima nelle sale il 2, 3 e 4 maggio

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Una Squadra racconta la storia della nazionale italiana di tennis che ha vinto la Coppa Davis nel ’76 e che negli anni successivi ha raggiunto la finale altre tre volte. Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci, Tonino Zugarelli e, capitano non giocatore, Nicola Pietrangeli: un gruppo composto da personalità fortissime con caratteri contrastanti e che è stato in quegli anni la squadra più forte del mondo. In conferenza stampa gli ex tennisti hanno ricordato la grande impresa sottolineando anche che la loro vittoria nel corso degli anni è stata dimenticata.

BARAZZUTTI: “In tutto il mondo una vittoria come la nostra alla Coppa Davis verrebbe ricordata ogni anno e condivisa con le nuove generazioni. Ma questo non avviene in Italia, un vero peccato

PANATTA: “Una vittoria discussa, il Cile era nelle mani del dittatore Pinochet e dall’Italia in molti ritenevano sbagliato che noi partissimo. Avevano preso posizione molti intellettuali, , influenzando l’opinione pubblica. Per questo motivo a quel nostro grande successo non fu mai dato spazio, neanche negli anni successivi

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SINOSSIGli anni di cui parliamo vanno dal 1976 al 1980. Lo sport è il tennis. Siamo in Italia e il trofeo per cui si combatte è la Coppa Davis. La squadra è formata da quattro giocatori: Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci, Tonino Zugarelli. In quei cinque anni raggiungono la finale quattro volte, vincendo solo una volta: nel ‘76 contro il Cile.  Intorno a quella finale si crea un vero e proprio caso politico, con enormi polemiche sull’opportunità di andare a giocare con i colori dell’Italia nel Cile del dittatore Pinochet. Le finali raggiunte ma poi perse sono nel ‘77 contro l’Australia, nel ‘79 contro gli USA e nel ‘80 contro la Cecoslovacchia. Nelle prime due edizioni, ‘76 e ‘77, la squadra ha come capitano non giocatore una leggenda del tennis italiano, Nicola Pietrangeli, ritiratosi dall’attività agonistica solo da pochi anni. Pietrangeli, da giocatore a sua volta finalista nel 1960 e 1961, verrà esonerato dalla sua stessa squadra dopo la sconfitta del ‘77 in Australia. È lui il quinto protagonista della nostra storia. Raccontiamo una squadra. Ma una squadra divisa, frammentata, con al suo interno rapporti difficili, a volte conflittuali, sia tra i giocatori che con chi li guida e allena. Una squadrauna nazionale, che nel momento in cui ha la vittoria a portata di mano viene osteggiata e combattuta nel suo stesso Paese. E nonostante tutto questo, in quegli anni la squadra più forte del mondo.